Travellyze ha fornito una prospettiva unica su come i consumatori italiani affrontano e pianificano i loro viaggi nel 2024 sui dati forniti dalla piattaforma di analisi dei dati e dei comportamenti dei viaggiatori a Interface Tourism Italy.
L’aumento dei prezzi incide più sulle scelte di vacanza degli italiani (49%) che dei tedeschi (26%). Da uno studio comparato sui due mercati, presentato da Sita Ricerca, sulle abitudini di scelta e fruizione turistica dei due Paesi emerge che nel periodo post-Covid ci sia stata innanzitutto una richiesta comune di maggior igiene.
La software house Zucchetti e la società di formazione e consulenza AlbergatorePr hanno presentato i dati sulla crescita dei ricavi complessivi del comparto hospitality pari al 12,4% nel 2023 vs. 2022, la maggiore redditività, dal 6% al 24% delle camere a seconda della destinazione, il maggior ricorso ai canali digitali per le prenotazioni dal 2019 ad oggi (Ota +12% e +27,8% da sito web).
Secondo il report presentato nel corso dell' Hôtellerie Summit di Pambianco l’offerta alberghiera italiana vede ancora una netta prevalenza delle strutture 3 e 4 stelle, che ospitano oggi l’89% dei turisti.
Aumentano gli arrivi dei turisti stranieri in Italia e sale vertiginosamente la spesa: +23% nel 2023 secondo i dati diffusi da Banca d'Italia, le entrate sono cresciute del 17% e la bilancia turistica ha fatto segnare un avanzo di 20,2 miliardi, +18,2 miliardi rispetto al 2022. Il merito va ascritto, in particolare, ai viaggiatori extra Ue.
Confindustria Nautica ha partecipato alla CLIA Cruise Week Europe a Genova fino al 14 marzo con una collettiva di aziende associate per promuovere il Made in Italy nautico e esplorare nuove opportunità di business nel mercato della crocieristica internazionale.
Il partenariato del progetto PANTOUR (Pact for Next Tourism Generation Skills), seguito di NTG (Next Tourism Generation Alliance), di cui Federturismo Confindustria è uno dei principali partner, ha diffuso in questi giorni un sondaggio per verificare l'eventuale esistenza di divario nel settore del turismo tra gli attuali livelli di competenze con quelle che saranno necessarie in futuro.