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  • Comunicati 2020

    Per le imprese del turismo non c’è tregua: alla preoccupazione non solo per la crisi, le perdite e l’incertezza sulle regole per la riapertura, si aggiunge anche quella della responsabilità di cui si dovranno fare carico i datori di lavoro in caso di un malaugurato contagio - dichiara la Vice Presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli.

    Il  turismo è un settore decisivo dell'economia italiana che in questo momento è in grave sofferenza, come detto dallo stesso Presidente del Consiglio Conte nel suo discorso di ieri. Va quindi urgentemente sbloccato e aiutato con interventi immediati per la ripartenza. Per questo abbiamo raccolto dalla nostra base associativa,  composta  da 20 filiere,  le proposte  per le linee guida  e le indicazioni operative per  la riapertura delle imprese che  abbiamo presentato in un documento alla task force Colao.

    Quella del turismo è stata una delle prime industrie ad essere colpita  dalla crisi del coronavirus in cui restrizioni ecancellazioni dei  viaggi hanno portato da subito ad un arresto quasi completo del turismo internazionale e nazionale e probabilmente sarà anche tra le ultime a riprendersi.


    L’Italia può contare su un piccolo tesoretto per la promozione all’estero pari a 450 milioni di euro, di cui 300 milioni già stanziati per il piano di promozione ICE e altri 150 milioni di ulteriori fondi. E’ quanto oggi il Sottosegretario di Stato Manlio Di Stefano ci ha comunicato nel corso di una video call organizzata dall’Ambasciatore Angeloni, Direttore Paese del MAECI,  a cui abbiamo partecipato insieme ad altre 23 associazioni di categoria del turismo e della cultura, ai Sottosegretari Sereni e Bonaccorsi e al Presidente dell’ENIT Giorgio Palmucci. 

    Apprendiamo con soddisfazione della designazione del Dott. Bonomi a futuro Presidente di Confindustria. Una scelta che rafforza il ruolo di Confindustria in un momento così delicato per il nostro Paese e per la nostra economia.

    Federturismo Confindustria e UNI, Ente Italiano di Unificazione, hanno concordato di aprire un Tavolo Tecnico Turismo al fine di elaborare una prima serie di linee guida, o classi di riferimento, utili alle imprese che gradualmente riapriranno in vista della stagione estiva.

    Il turismo italiano è al collasso, un' industria da 4.2 milioni di addetti e 232 miliardi di euro di contributo al PIL (pari al 13%) che rappresenta il motore economico di intere regioni del nostro Paese è oggi totalmente fermo - dichiara la Vice Presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli.

    Servono interventi mirati, dedicati alle specifiche esigenze delle imprese turistiche che sono state, sono e saranno per chissà quanti mesi, le più colpite dalla pandemia, adottando scelte immediate e mobilitando cospicue risorse - dichiara la Vice Presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli - altrimenti con il blocco dell’offerta e il crollo totale della domanda si rischia di assistere ad una moria d‘imprese nel giro di poche settimane. 

    Gli analisti concordano sulla previsione che la ripresa del mercato non avverrà prima dell'inizio del 2021 e che la pandemia abbia bruciato 60 anni di turismo.

    Pochi giorni dopo la diffusione del coronavirus, quando molti Governi avevano diramato lo sconsiglio di viaggi in Italia, come se l’epidemia fosse circoscritta solo alla Cina e al nostro Paese, abbiamo scritto al Segretario Generale dell’Organizzazione mondiale del turismo per chiedere un piano d’azione di emergenza per l’Italia.