Menu
  • I comunicati stampa

    vacanza mareL’andamento della domanda turistica per Agosto 2008 sancisce un dato di fatto: la crisi c’è e si vede e neppure l’ottavo mese dell’anno è più una certezza per l’industria turistica nazionale.

    Negli anni dal 2001 ad oggi, con la continuata e nefasta coincidenza del timore di attentati e andamento economico tendenzialmente non positivo, gli operatori del settore avevano sempre potuto contare nel picco di domanda di agosto che oltre a provocare puntualmente il “tutto esaurito” riusciva spesso a giustificare, quasi da solo, un anno di esercizio.

    Dopo una serrata trattativa, durata fino alle prime ore della giornata di oggi, 22 luglio, è stato firmato l’accordo di rinnovo del contratto collettivo degli oltre 16.000 dipendenti delle circa 380 terme italiane.

    Via libera alla successione dei contratti a tempo determinato nel comparto delle lavanderie industriali: nuovi scenari ed opportunità per imprese e lavoratori.

    Rilevante intesa raggiunta tra l’AUIL, l’Associazione Unitaria Industrie Lavanderia aderente a FISE Confindustria, e le Organizzazioni Sindacali di categoria in materia di contratti a tempo determinato e lavoro stagionale.
    È stato siglato, infatti, l’avviso comune raggiunto in ossequio al dettato legislativo dell’art. 5, comma 4-ter, del D.Lgs. n.368/2001, così come modificato dalla legge n. 247/2007. In pratica, grazie all’accordo concluso tra imprenditori e sindacato, si è applicata quella parte della norma che prevede il rinvio legislativo alla contrattazione nazionale in tema di “attività stagionali”. Una caratteristica della prestazione lavorativa che trova nelle lavanderie industriali - soprattutto in quelle che legano il proprio core business al mondo turistico e della ristorazione - ampia corrispondenza.
    Con l’avviso comune che è stato sottoscritto da AUIL, FEMCA CISL, FILTEA CGIL e UILTA UIL si è concordato che la disciplina sulla successione dei contratti a tempo determinato di cui all’art.5, comma 4-bis, del D.Lgs. n. 368/2001, “non trova applicazione in quelle aziende di lavanderia industriale, interessate allo svolgimento di attività stagionali, individuate attraverso intese territoriali sottoscritte dalle rappresentanze delle parti firmatarie del contratto nazionale di lavoro”.
    Il vantaggio, per le imprese del settore, risulta evidente: da un lato, viene meno l’obbligo per i datori di lavoro all’assunzione a tempo indeterminato, una volta superati i trentasei mesi (comprensivi di proroghe e rinnovi) di utilizzo a tempo determinato del lavoratore; dall’altro, ed è altrettanto rilevante, decade il vincolo alla stipula “per una sola volta” di un ulteriore successivo contratto, consentendo quindi più contratti di assunzione a tempo determinato a favore di un medesimo dipendente.
    Per l’intero comparto delle industrie di lavanderia, l’avviso comune rappresenta un passo in avanti verso stabilità produttiva e modernizzazione del rapporto datore di lavoro/dipendente.
    Per l’AUIL - guidata dal presidente Maurizio Genesini e recentemente salita agli onori della cronaca per l’innovativo CCNL di settore - un traguardo in più per il miglioramento delle opportunità lavorative a favore delle imprese associate e dei loro dipendenti.

    Roma, 16 luglio 2008

    Per informazioni: 

    Emanuele Mùrino – Responsabile Stampa e Comunicazione AUIL
    e.murino@fise.org – tel. 06/99.69.579

    Image

    Al via l'Osservatorio Nazionale del Turismo Nautico (ONTAN) che analizzerà in modo organico e continuativo tutti gli aspetti legati al turismo nautico


    Il primo rapporto annuale sullo stato di salute del turismo nautico previsto nell'ottobre del 2009; un'anticipazione sarà presentata a dicembre 2008.

    Con la firma della Convenzione, avvenuta questa mattina presso la Provincia di Genova, UCINA (Unione Nazionale Cantieri Industrie Nautiche e Affini), Provincia di Genova, DIEM (Dipartimento di economia e metodi Quantitativi), CERIST (Centro di Ricerca per l'Innovazione e lo sviluppo del Turismo) dell'Università degli studi di Genova e Accademia Italiana della Marina Mercantile, hanno costituito l'Osservatorio Nazionale del Turismo dell'Acqua e del Turismo Nautico, avviandone operativamente le attività.

    L'Osservatorio del Turismo nautico nasce su proposta di UCINA per rispondere alle esigenze degli operatori della nautica con l'obiettivo di analizzare e approfondire le tematiche relative alla domanda turistica legata all'acqua - dagli aspetti territoriali, produttivi, economici, di mercato, legislativi –e dare vita ad un insieme coerente di informazioni utilizzabili per lo studio e lo sviluppo di questo importante comparto generato dalla nautica.

    Sulla base quindi di un progetto elaborato da UCINA con l'Università di Genova (Diem e Cerist), la Provincia di Genova ha aderito partecipando concretamente e garantendo, attraverso l'Accademia Italiana della Marina Mercantile, la sede dell'Osservatorio che ha già iniziato a operare con due ricercatori.

    "Con questa firma – ha dichiarato Anton Francesco Albertoni, presidente di UCINA – il progetto diventa realmente operativo con obiettivi ben precisi di lavoro e di tempi di realizzazione. La nautica italiana – così come avviene in paesi nauticamente più evoluti tipo gli USA -   ha bisogno di poter dimostrare scientificamente il valore dell'indotto a valle generato dal turismo nautico per sostenere l'avvio di tutte le importanti politiche di sviluppo che il nostro settore può originare, creando valore aggiunto e occupazione, nel rispetto delle vocazioni dei diversi territori. Per questo motivo l'obiettivo è dare vita ad uno strumento utile anche soprattutto agli enti pubblici preposti alla pianificazione territoriale."

    "UCINA – ha continuato Albertoni – vuole promuovere l'avvio di questo progetto che è però aperto e destinato a crescere e ad allargarsi per accogliere e raccogliere tutti i soggetti che hanno a cuore lo sviluppo del turismo nautico. Ringraziamo quindi per ora la Provincia, l'Università di Genova e l'Accademia, che condividono con noi l'impostazione e la filosofia dell'Osservatorio"

    Attraverso l'indagine diretta e la sistematica raccolta ed elaborazione di dati anche esistenti, l'Osservatorio produrrà – a partire dal 2009 - un Rapporto annuale che conterrà le analisi riferite allo stato di salute e all'interpretazione dei trend del turismo nautico e della nautica oltre a mettere a sistema la grande quantità di informazioni esistenti in modo da ottenere un quadro d'insieme scientificamente sostenibile utilizzabile da enti e soggetti. Un'anteprima dello studio sarà presentata a dicembre 2008, in occasione dell'Assemblea dei soci UCINA a Roma.  L'Osservatorio  potrà altresì svolgere progetti e studi su commessa, partecipare a  gare e a concorsi pubblici.

    Al fine di coordinare e stimolare l'attività, i cinque partner hanno definito di costituire un Comitato di Coordinamento che tra l'altro valuterà l'opportunità di cooptare soggetti patrocinatori e nuovi partner al fine di un migliore e più completo conseguimento degli obiettivi. E' prevista inoltre la creazione di un Comitato Consultivo aperto a tutte le componenti associative pubbliche e private: enti pubblici, e locali, associazioni del settore, associazioni di produttori  e associazioni di  utenti e consumatori.

    La responsabilità delle attività di ricerca è affidata congiuntamente alla Prof.ssa Claudia Burlando (DIEM) e al Prof. Gian Marco Ugolini (direttore del CERIST).

    Per informazioni:

    Fede Gardella 335.8308666
    Chiara Castellari 010.5769812

    UCINA
    Area Promozione - Promotion Dept. - Mrs. Chiara Castellari
    Piazzale Kennedy 1
    I - 16129 GENOVA
    Tel. + 39 010 5769812
    Fax + 39 010 5531104
    e-mail promotion@ucina.net
    www.ucina.net

    Italia, il mare più caro d'Europa
    Expedia: in Spagna si spende la metà


    Il mare che bagna le coste italiane è tra i più salati d'Europa. Noleggiare una sdraio in uno stabilimento balneare del Belpaese costa 7,55 euro al giorno, quasi il doppio rispetto alla Spagna, mentre la spesa media europea è di 6,07 euro. Sono i dati di uno studio internazionale dell'agenzia turistica online Expedia sui prezzi delle spiagge di 14 Paesi europei. Il primato spetta a Germania e Francia. Terza l'Italia.

    Così mentre per prendere la tintarella su una sedia a sdraio italiana si sborsano in media 7,55 euro giornalieri, tariffe maggiori vengono applicate solo in Francia e in Germania, dove godersi il mare comodamente stesi su un lettino può costare, rispettivamente, 12,50 euro e 7,65 euro. A sorpresa i servizi più economici vengono offerti, invece, dagli stabilimenti inglesi (solo 3,10 euro giornalieri per il noleggio della sdraio), mentre restano gettonatissime, perché più economiche ma anche più assolate, le spiagge spagnole. Qui noleggiare una sdraio costa solo 4,30 euro al giorno, anche se esistono significative differenze di prezzo tra le varie isole: se una sdraio alle Canarie può costare 3,50 euro, a Maiorca può superare i 5 euro.

    Nello studio basato sui prezzi applicati dagli stabilimenti balneari nei principali luoghi di villeggiatura di Germania, Spagna, Portogallo, Francia, Italia, Croazia, Grecia, Turchia, Gran Bretagna, Belgio, Danimarca, Svezia e Norvegia, risulta anche che la costa ellenica è seconda in classifica per economicità del servizio di noleggio di sdraio, con un prezzo giornaliero medio di 4,10 euro. La Turchia, poi, con 5,50 euro si posiziona al di sotto della media europea. Sull'altra sponda rispetto all'Italia si colloca, infine, la Croazia, che rappresenta la grande alternativa alla costa adriatica nostrana. Le strutture di questo Paese permettono di godere delle stesse acque meravigliose ad un prezzo giornaliero medio di 4,20 euro

    “Niente di nuovo- osserva Renato Papagni, il Presidente di Assobalneari Italia, l’associazione che riunisce gli imprenditori balneari aderenti al sistema Federturismo- Confindustria - sappiamo bene che i nostri servizi alla balneazione sono tra i più cari di Europa. Mi chiedo anche: quale altro paese dell’Unione Europea sconta sul mare un’IVA al 20%? La Spagna sta al 5%, ben 15 punti percentuali in meno che permettono ai concessionari demaniali spagnoli di praticare prezzi nettamente inferiori ai nostri.

    Questo è il motivo- continua Papagni- per il quale stiamo chiedendo alla nuova compagine governativa una completa rivisitazione del sistema “mare” con attenzione particolare alla questione IVA.

    La nostra strategia è quella di puntare ad un progressivo ridimensionamento dell’aliquota, che potrebbe finalmente permetterci di:

    - allinearci con i Paesi europei sulle aliquote richiamate in precedenza e sulle tariffe finali offerte all’utenza;
    - modernizzare il sistema delle imprese nel suo complesso,
    - poter ricalibrare gli studi di settore,

    Solo così possiamo pensare di riacquistare competitività sul Mediterraneo.”

    (Per maggiori informazioni: comunicazione@assobalneariroma.it)

    “L’ipotesi di insediare nel bacino termale euganeo un Centro di Identificazione ed Espulsione per immigrati rischia di penalizzare oltremodo un delicato equilibrio locale e turistico nel quale gli aspetti di carattere ambientale e ‘contestuale’ rivestono un’importanza fondamentale.” Cosi ha commentato Costanzo Jannotti Pecci, Presidente di Federterme, circa la possibile realizzazione di un CIE nei locali dell’ex caserma Primo Roc ad Abano Terme.

    “Pur comprendendo la necessità di individuare nuove strutture che possano supportare il progetto Sicurezza del Governo, - ha continuato Jannotti Pecci - “ritengo che collocarne una proprio alle porte della città di Abano, significherebbe infliggere al territorio ed alle sue attrattività un danno d’immagine difficilmente compensabile.”

    “Quella euganea, infatti, è una delle realtà termali maggiormente importanti per il nostro Paese, particolarmente nota sia in Italia che all’estero, oltre che per la bontà e salubrità delle sue cure termali, per la tranquillità e l’intrinseca bellezza dei suoi comuni.”

    Il Presidente di Federterme, al termine delle sue dichiarazioni, ha confermato il pieno appoggio all’Associazione che riunisce le aziende termali euganee ed alla Sezione Terme e Turismo di Unindustria Padova, augurandosi che giungano presto, dalle sedi competenti, comunicazioni ufficiali in grado chiarire definitivamente, ed in senso positivo, la questione.

    Roma 27 giugno 2008

    Per informazioni:
    Federterme
    06/8419416
    segreteria@federterme.it
    Image

     

     uir

     

    Amalia Consoli, imprenditrice nel settore alberghiero, è stata confermata presidente della Sezione Industria del Turismo dell’Unione degli Industriali e delle imprese di Roma. E’ stata confermata all’unanimità dall’Assemblea che ha nominato anche il Consiglio  dei Delegati della Sezione, composto da: Emma Aru (Studio Ega), Francesco  Ceribelli (Park Hotel Villa Grazioli), Maria  Criscuolo (Gruppo Triumph), Guido Di Veroli (Aurelia Centro), Simonetta Mancini (Balnearia Litorale Romano), Marco Maurelli (Assobalneari Litorale Nord Lazio), Emanuele Nasi (Sheraton Roma Hotel & Conference Center), Manuel Olivero (Fondazione S.G.M. Conference Center), Renato Papagni (Assobalneari Lido di Roma), Mauro Polmonari (Starhotels Metropole) e Salvatore Trani (Jolly Hotel Villa Carpegna).

     “La Sezione – ha dichiarato Amalia Consoli –  nel prossimo biennio sarà fortemente impegnata nel potenziamento del settore del turismo quale asset fondamentale dell’economia del territorio, lavorando sulla capacità di promuovere la Città di Roma quale luogo ideale di ospitalità per cittadini e turisti. Concrete sinergie tra settori produttivi rappresentati dall’Unione, un maggior raccordo con le istituzioni preposte per una politica di promozione del turismo romano meno frammentaria e più incisiva – afferma Amalia Consoli – saranno gli strumenti messi in campo dalla Sezione per poter essere punto di riferimento strategico per l’attività di programmazione del settore turistico-ricettivo romano”.

    Roma, 12 giugno 2008

    Per ulteriori informazioni rivolgersi all’Ufficio Stampa dell’Unione degli Industriali e delle imprese di Roma (tel. 06 84499287 - 335 6952672)