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  • News 2025

    Secondo l'indagine della Banca d'Italia sul turismo internazionale, nel mese di luglio la bilancia dei pagamenti turistica dell'Italia ha registrato un surplus di 4,3 miliardi di euro, in crescita rispetto allo stesso mese del 2024.

    Gli short break sono sempre più popolari e nel 2025 il caro vita e le contingenze economiche hanno orientato la domanda su soluzioni di viaggio di breve durata, più sostenibili per il portafoglio.

    L'ultimo aggiornamento del Henley Passport Index, elaborato sulla base degli ultimi dati forniti dalla Iata, fornisce un quadro inedito sul ‘potere’ dei passaporti, con una discesa dell’Occidente a favore di una maggiore apertura dell’Est del mondo e con l ’uscita degli Stati Uniti dalla top ten internazionale.

    Secondo il rapporto “Attrattività e posizionamento delle destinazioni siti Unesco per lo sviluppo delle economie locali”- realizzato da Isnart e presentato nell’ambito della Borsa Internazionale del Turismo Culturale e di Mirabilia Food&Drink attraverso 4mila interviste a turisti italiani e stranieri e 1.000 interviste a imprese locali nei 21 territori partner - 

    Human Company stima di chiudere il 2025 con un incremento sia dei ricavi, +9% rispetto all’anno precedente, sia delle presenze che si attesteranno a 4,3 milioni.

    Secondo il nuovo report The Future of Travel di Skyscanner, l’84% dei viaggiatori prevede di andare all’estero tanto o più che nel 2025, ma con una mentalità diversa: optando per esperienze autentiche, multisensoriali e personalizzate, destinazioni meno scontate e una gestione del viaggio affidata sempre più all’intelligenza artificiale.

    L’adozione dell’intelligenza artificiale nel settore dei viaggi sta accelerando da quanto emerge dall’ultimo rapporto di McKinsey & Company e Skift Research: nel 2022, solo il 4% delle aziende incluse nello Skift Travel 200 (che raccoglie i maggiori player mondiali quotati in Borsa) menzionava l’Ai nei propri bilanci annuali; nel 2024, la quota è salita al 35%.

    Secondo l’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano, nel 2024 in Italia si contano oltre 3,5 milioni di lavoratori da remoto, una crescita del +17% rispetto al 2022.