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  • News 2020

    Secondo un nuovo aggiornamento della Iata sull’impatto dell’emergenza coronavirus sul settore aereo il Vecchio Continente l’area maggiormente colpita dallo stop ai voli insieme agli Stati Uniti. In Italia il numero dei passeggeri quest’anno diminuirà di circa 68 milioni, una dato che si tradurrà con minori entrate per poco meno di 9 miliardi di euro, mettendo a rischio oltre 250mila posti di lavoro.

    Secondo l'annuario del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale nel 2018 la Farnesina ha rilasciato 1.856.967 di visti. Rispetto al 2017 il numero è rimasto sostanzialmente stabile, con appena un +0,5%.

    Un crollo rovinoso  per imprese e lavoratori, che peserà in modo più deciso su sei regioni ma che farà danni a tutte. 

    Il Global Tourism Crisis Committee istituito dall’Unwto, segnala le prime misure finalizzate a salvaguardare posti di lavoro e permettere la sopravvivenza delle imprese.

    La Commissione europea il 2 aprile ha presentato lo strumento SURE  che ha lo scopo di finanziare i meccanismi nazionali di supporto al reddito dei paesi più colpiti dalla crisi relativa all’emergenza COVID-19.

    La Commissione Europea ha attribuito al Parco Archeologico di Ostia Antica il prestigioso titolo di “Marchio del Patrimonio Europeo”. Il premio, assegnato su iniziativa del Commissario per l’Innovazione, la Ricerca, la Cultura, l’Educazione e la Gioventù, riconosce al sito dell’antico porto di Roma un ruolo significativo nella storia e nella cultura europea, valorizzato dall’intenso programma di rilancio attuato negli ultimi anni.

    Secondo i dati di  Assaeroporti  l'anno scorso sono stati  movimentati  193 milioni di passeggeri, se si dovesse fare  una stima di quella che potrebbe essere la perdita del traffico da marzo a ottobre, sempre che sia questa la data prevista per la ripresa, sarebbe pari a  circa 130 milioni  sul 2019. 

    La Iata ha aggiornato le stime e ne è emerso un quadro peggiore rispetto a quanto già previsto nella precedente analisi del 5 marzo, in cui si parlava di una perdita di 113 mld di ricavi per il 2020.