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  • Assobalneari Italia

    La Corte europea di giustizia ha bocciato la proroga automatica decisa dall'Italia per le concessioni demaniali marittime e lacustri fino al 31 dicembre 2020.
    Critica la posizione di Assobalneari Italia. Quello che sta avvenendo in Italia per le concessioni demaniali ai fini turistico ricreativi è un’ ingiustizia, ha  dichiarato il Presidente di Assobalneari Italia Fabrizio Licordari in un comunicato stampa,  perché è ormai noto che le concessioni dello stesso tipo di quelle di cui stiamo parlando che si trovano in Spagna o in Portogallo hanno ottenuto trattamenti completamente diversi e sono state tutelate dai rispettivi Governi con norme a tutela del valore economico e occupazionale che queste rappresentano. E per l’Italia, si domanda  il presidente, chi ha preso posizioni a Bruxelles a difesa di 30.000 aziende, di 300.000 posti di lavoro, di un indotto che gravita intorno al turismo balneare che rappresenta numeri di primaria importanza costituito da imprese fornitrici tipicamente italiane, professionisti e artigiani, e produttori di attrezzature che tutti vedono sulle nostre spiagge? L’associazione ritiene che il Governo abbia tutte le possibilità, la forza e soprattutto il dovere, di recarsi a Bruxelles per alzare il livello delle trattative con la Commissione europea.
     
    (Per maggiori informazioni: www.assobalneariitalia.it)

    Trovare una soluzione ai problemi della categoria per rilanciare il settore, uscire dall’incertezza e rimanere concorrenziali nel mercato mondiale del turismo.

    Apprezziamo molto l’iniziativa del coordinatore regionale per il demanio, l'assessore ligure  Marco Scajola, che ha convocato a Roma il 17 febbraio prossimo il tavolo interregionale del Demanio per dare una risposta, che auspichiamo univoca da parte di tutte le regioni, alla necessità di garantire futuro e certezze alle 30.000 imprese balneari che operano sul demanio marittimo e per sollecitare il Governo ad assumere le necessarie iniziative a riguardo.

    Siamo convinti che questo sistema di imprese è un innegabile valore per l’economia turistica del nostro Paese e che la soluzione ai problemi attuali può passare dall’adozione di una norma che preveda il cosiddetto ‘doppio binario’, (evidenza pubblica per il rilascio di nuove concessioni e un congruo periodo transitorio per le imprese esistenti) e dal riconoscimento del valore di queste imprese, (che operano sì su un’area demaniale ma di cui la proprietà ci è giuridicamente riconosciuta), legato non solo agli investimenti economici ma anche a quelli, fondamentali, del valore occupazionale, storico, sociale ed  alla tipicità delle piccole e medie imprese che connota le aziende balneari.

    Per dare ancora più forza e sostegno a questa iniziativa mercoledì 17 febbraio le principali Organizzazioni Sindacali di categoria ASSOBALNEARI ITALIA – Confindustria- S.I.B./FIPE – Confcommercio, FIBA – Confesercenti, e OASI – Confartigianato organizzeranno un PRESIDIO NAZIONALE davanti, o nelle immediate vicinanze, la sede  romana della Regione Liguria. Presidio che vuole rappresentare, anche al Parlamento e al Governo, lo stato di esasperazione e di incertezza non più sopportabile di 30.000 imprese e delle relative famiglie.

    Gli imprenditori balneari, provenienti da tutta Italia, che saranno presenti a Roma il 17 febbraio prossimo chiederanno con forza che si affrontino i problemi con realismo e che, all'interno delle norme europee, si cerchi, con determinazione e coraggio, una soluzione possibile, (che altri Paesi europei hanno trovato), e di cui le imprese hanno assoluto bisogno per uscire dall’incertezza e poter rilanciare, con entusiasmo ed investimenti, un settore economico che, come tutti i settori economici di entusiasmo e investimenti ha bisogno, per rimanere concorrenziale nel mercato mondiale del turismo.

    Le dichiarazioni del Sen. Esposito e dell’On. Orfini sull’emendamento proposto alla Camera dagli On. Arlotti e Pizzolante dimostrano che sulla materia c’è molta confusione e che veramente pochissimi conoscono le normative che si stanno affrontando con questa proposta. La situazione di Mafia Capitale non c’entra nulla in questa partita, tant’è vero che nell’emendamento è chiaro che coloro che sono coinvolti penalmente sono esclusi - dichiara Fabrizio Licordari Presidente di Assobalneari Italia, l’Associazione aderente alla Confindustria.

    Qui si parla di aziende che sono colpite dall’applicazione dei valori Omi con canoni insostenibili e che vedono coinvolti circa 200 imprenditori onesti che nulla hanno a che vedere con le mele marce coinvolte in operazioni oggetto di giusta attenzione da parte della Magistratura, che invece devono essere perseguite e punite - prosegue Licordari. 

    Invito coloro che prendono posizioni populiste, ma che hanno responsabilità legislative e politiche, a prendere, con umiltà, i testi normativi di riferimento e a studiare la materia - conclude il Presidente di Assobalneari Italia - questo permetterà loro di comprendere ciò di cui si parla, e cioè di salvaguardare quelle aziende, i cosiddetti pertinenziali sparsi in tutta Italia, che oggi sono vittime di una ingiustizia normativa che si sta trascinando ormai da parecchio tempo e che dimostra che prima di produrre una norma sia necessario conoscere ciò di cui si sta trattando.

     

    Fabrizio Licordari

    Presidente Assobalneari Italia

    Federturismo   Confindustria

    info: cell 3385779380

     

    Non c’è una sola ragione per cui il Governo non debba tutelare il settore balneare italiano, costituito da oltre 30.000 imprese e 100.000 addetti diretti.

    Il sottosegretario agli Affari Europei Sandro Gozi ha ricevuto, oggi, a Palazzo Chigi, una delegazione dei presidenti delle principali Organizzazioni di categoria del comparto balneare (SIB-Fipe-Confcommercio, FIBA-Confesercenti, Assobalneari-Confindustria e OASI-Confartigianato), per fare il punto della situazione in merito al futuro delle imprese balneari italiane.

    L’incontro, cordiale ed approfondito che si è protratto per circa due ore, ha affrontato tutti i temi e consentito di fare chiarezza sul percorso da sostenere per tutelare la categoria.
    Nel corso dei lavori è stata rilevato - a particolarmente apprezzato - la ribadita e ferma volontà del Governo di fare tutto quanto necessario al fine di salvaguardare le imprese esistenti riconoscendone il ruolo fondamentale nel turismo italiano.

    Si è tenuto a Malaga il 12 e 13 marzo un vertice tra il Presidente di Assobalneari Italia Fabrizio Licordari e il Presidente della Federación de empresarios de playas Norberto Del Castillo, per confrontare le esperienze dei due paesi in merito alla gestione delle concessioni balneari.  Dall’incontro è emerso che mentre in Spagna gli investimenti sono ripartiti, in Italia sono bloccati da anni. La normativa Bolkestein o i trattati europei in Spagna non hanno influito sulle scelte del governo spagnolo e non sono mai stati considerati  un problema. La nuova Ley de Costas prevede la possibilità di realizzare ampliamenti e miglioramenti delle strutture esistenti con effetti  positivi sulla qualità dei servizi e dell'offerta turistica spagnola. Ciò pone il sistema balneare spagnolo al livello di quello italiano del 2001, quando il nostro legislatore emanò la legge 88 con l'articolo 10 che prevedeva il rinnovo automatico di sei anni in sei anni (legge Baldini). Oggi, in attesa dell'attuazione del regolamento per l'applicazione della legge, i concessionari spagnoli hanno già predisposto una progettazione per la ristrutturazione e il miglioramento dei loro stabilimenti balneari, i Chiringuitos.  L’incontro è stata l’ occasione per acquisire una progettazione completa, ha spiegato il Presidente Licordari, in un comunicato stampa, da presentare al  governo a completamento di quanto già consegnato per fare comprendere gli effetti positivi della legge spagnola con la sua proroga.

    (Per maggiori informazioni:www.assobalneariitalia.it)

    Confronto sulla situazione delle concessioni balneari: “In Spagna ripartiti gli investimenti, in Italia sono bloccati da anni”.

    MALAGA.- Si è tenuto a Malaga il 12 e 13 marzo un vertice tra il presidente di Assobalneari Italia-Federturismo Confindustria Fabrizio Licordari e il presidente della Federación de empresarios de playas Norberto Del Castillo, allo scopo di confrontare le esperienze dei due paesi in merito alla gestione delle concessioni balneari. Entrambe le associazioni sono fondatrici di Efebe, European federation on beach enterprises, la federazione europea degli imprenditori balneari battezzata due anni fa a Bruxelles insieme alle associazioni balneari di Francia e Portogallo.

    «Durante il vertice - spiega Fabrizio Licordari - abbiamo fatto il punto sulla situazione normativa dei nostri due paesi, cercando di comprendere le rispettive criticità e gli aspetti positivi. Io ho inquadrato la situazione in Italia, partendo dalla procedura di infrazione che ci ha portato all'abrogazione delle norme di legge sulle quali si basava il sistema balneare italiano per arrivare a quelle che sono le risultanze degli incontri ufficiali tenuti con il governo italiano fino a oggi, passando anche dalla proposta di sdemanializzazione che ci venne proposta dal sottosegretario Pier Paolo Baretta ma che poi fu abbandonata. Il presidente Del Castillo mi ha confermato il percorso evolutivo delle norme che hanno regolamentato l'uso delle spiagge fino a oggi, e che noi già ben conosciamo per averle anche già consegnate al Governo italiano, e in particolare quelle che riguardano le loro attività che qui prendono il nome di Chiringuitos, che non sono, come molti possono pensare, dei piccoli chioschi messi lì con carattere di precarietà, ma sono vere e proprie strutture come i nostri stabilimenti balneari; ma che al contrario dell’Italia hanno goduto di una lunga proroga delle concessioni».

    «Del Castillo mi ha illustrato le problematiche che hanno riscontrato nel percorso per la riforma della Ley de Costas del 1988 che ha condotto all'approvazione di quella del 2013 e del suo regolamento del 2014, che prevede concessioni balneari con una durata trentennale. Le maggiori difficoltà le hanno riscontrate con i tecnici del governo con il quale si raffrontavano, poi superate grazie a input precisi del governo spagnolo, in particolare dal Ministro del Medio Ambiente che qui ha la competenza della materia. La normativa Bolkestein o i trattati europei qui non hanno influito sulle scelte del governo spagnolo e non sono mai stati considerati come un problema».

    «Attraverso questa nuova normativa - prosegue Licordari - per le imprese balneari spagnole si apre una fase del tutto nuova e con prospettive di rilancio e sviluppo. Infatti la nuova Ley de Costas prevede la possibilità di realizzare ampliamenti e miglioramenti delle strutture esistenti con effetti ovviamente positivi sulla qualità dei servizi e dell'offerta turistica spagnola. Ho percepito molta soddisfazione da parte di Norberto Del Castillo mentre mi spiegava queste cose, a testimonianza dei risultati ottenuti.

    Ciò pone il sistema balneare spagnolo allo stesso livello di quello italiano nel 2001, quando il nostro legislatore emanò la legge 88 con l'articolo 10 che prevedeva il rinnovo automatico di sei anni in sei anni (legge Baldini). Infatti oggi, in attesa dell'attuazione del regolamento per l'applicazione della legge, i concessionari spagnoli hanno già predisposto una progettazione per la ristrutturazione e il miglioramento dei loro stabilimenti balneari, appunto i Chiringuitos»

    Aggiunge Licordari: «Ho acquisito un esempio di progettazione completa che voglio produrre al nostro governo a completamento di quanto già consegnato per fare comprendere gli effetti positivi della legge spagnola con la sua proroga. Il secondo giorno del nostro incontro è stato infatti dedicato a un sopralluogo effettuato nelle località più rappresentative della Costa del Sol: Malaga, Torremolinos, Fuengirola e infine nella conosciutissima Marbella. È innegabile che il vedere che quello che già esiste sarà oggetto di un ulteriore miglioramento e rilancio ha provocato un senso di invidia nei confronti dei colleghi spagnoli, ovviamente in senso buono, ma anche ammirazione per quanto già oggi il sistema turistico balneare spagnolo produce. Ho potuto constatare e toccare con mano di quanto siano apprezzati i servizi offerti, sia dagli spagnoli ma soprattutto dai numerosissimi stranieri che affollano questo territorio e che qui hanno investito e comprato casa. Non appena la temperatura risulta gradevole lettini e ombrelloni vengono occupati, e i ristoranti dei Chiringuitos lavorano a pieno regime: il tutto anche a beneficio dell'occupazione e dei numerosi posti di lavoro che gravitano intorno al settore (cuochi, camerieri, inservienti, personale di spiaggia). Qui i manufatti, per dedicare tutti gli spazi possibili in superficie all'accoglienza del turista, hanno strutture sottostanti della stessa superficie di quella superiore, utilizzate come depositi e locali di servizio, freschi come cantine e davvero utili per la conduzione dell'attività. Qui il salvataggio in mare non è di competenza dei concessionari, che devono solo garantire la frequenza di un corso per il primo soccorso, ma è a carico della locale amministrazione comunale (ayuntamiento)».

    «Al momento del commiato, il presidente Del Castillo ha sottolineato l'importanza di EFEBE, la nostra associazione europea, perché è attraverso di essa che, con il nostro confronto e lo scambio di informazioni ed esperienze, possiamo migliorare i nostri sistemi interni, andando a prendere il meglio delle esperienze altrui, anche nel campo del lavoro operativo. Abbiamo programmato per il prossimo anno l'incontro in Portogallo. Dalla costa mi sono poi spostato all'interno per raggiungere Siviglia, dove oggi incontrerò il prof. Antonio Lazari, docente della locale Università e che ci ha aiutato a comprendere il percorso normativo spagnolo per acquisire da lui nuovi eventuali elementi utili per noi».

    (Per maggiori informazioni: info@assobalneariitalia.it)

    Assobalneari Italia - Federturismo Confindustria esprime l' apprezzamento al Consiglio regionale della Liguria per avere approvato l' O.d.G. che impegna il Presidente e la Giunta regionale a mettere in atto azioni politiche a sostegno del Comparto balneare Ligure e Italiano.

    Priorità a tutela coste e competitività turismo costiero

    Oggi a Bruxelles é stata presentata l'E.FE.B.E. (European Federation of Beach Enterprises), la Federazione Europea delle Imprese Balneari, nata per iniziativa di Assobalneari Italia, aderente a Federturismo-Confindustria, con l'adesione delle associazioni di categoria di Francia, Spagna e Portogallo.