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  • News 2021

    Secondo Ipsos  gli italiani che prevedono una vacanza invernale sono il 62%,  in crescita del 16% e ormai quasi in media ai livelli pre-Covid, ma il 68% guarda ormai solo all'Italia. Tra le destinazioni preferite: il Trentino Alto Adige (17%), la Toscana (11%), le new entry Valle d'Aosta (9%) e Puglia (8%), mentre la Sicilia (8%) consolida il suo trend positivo pre-pandemico". Torna infine la fiducia negli alberghi e nel ricettivo organizzato, scelti dal 54% (+4% sull'inverno 2021).

    Arrivano dati incoraggianti dall’ultimo World Tourism Barometer, l’osservatorio dei trend turistici dell’Unwto: dopo una prima metà del 2021 debole, il terzo trimestre dell’anno ha visto un rimbalzo del turismo internazionale nell’emisfero settentrionale, facendo registrare un aumento del 58% degli arrivi di turisti tra luglio e settembre 2021 rispetto allo stesso periodo del 2020.
    La ripresa però rimane ancora fragile: i numeri sono del 64% inferiori ai livelli del 2019. Nel terzo trimestre dell’anno, l’Europa ha registrato un calo degli arrivi internazionali del 53% rispetto allo stesso trimestre del 2019, rimanendo comunque la migliore performance al livello internazionale. E se è vero che in agosto e settembre gli arrivi si sono attestati a -63% rispetto al 2019, è vero anche che rimangono i migliori risultati mensili dall’inizio del pandemia.
    A livello globale, gli arrivi di turisti internazionali tra gennaio e settembre, sono diminuiti del -20% rispetto al 2020, in netto miglioramento rispetto ai soli primi sei mesi dell’anno (-54%). Tuttavia, gli arrivi complessivi sono ancora del 76% al di sotto dei livelli pre-pandemia con prestazioni disomogenee tra le regioni del mondo.

    Per il Report di AlixPartners la ripartenza del settore aereo non si avrà prima del 2025, prevedendo nei prossimi tre anni un recupero di traffico non superiore al 20-25%. Una ripresa che sarà ancor più lenta nei viaggi d’affari, segmento che per il 2022 segnerà una perdurante sofferenza con cali rispetto al 2019 del 40-45%. In buona sostanza le aziende continueranno a limitare i budget per le trasferte di lavoro ed il bacino  leisure sarà fortemente condizionato dai provvedimenti e dalle possibili restrizioni.

    Secondo l’ultima ricerca di Wttc la spesa globale legata ai viaggi è diminuita significativamente dal 2019 al 2020. Il settore travel & tourism ha subito perdite per quasi 4,5 trilioni di dollari e più di 62 milioni di persone hanno perso il lavoro e la spesa dei visitatori nazionali è diminuita del 45%, mentre la spesa dei visitatori internazionali è scesa del 69,4%. Inoltre dopo un calo del 61% nel 2020, la spesa globale per i viaggi d’affari dovrebbe aumentare del 26% quest’anno e del 34% nel 2022, il che implica un recupero del 66% rispetto al 2019. In alcune regioni, la crescita dei viaggi d’affari sarà più rapida di quella del leisure.
    Nelle Americhe, la spesa aziendale dovrebbe aumentare del 14% quest’anno e del 35% nel 2022, nell’area Asia-Pacifico, del 32% quest’anno e del 41% l’anno prossimo, in Africa, del 36% nel 2021, leggermente meglio della spesa leisure al 35%, seguita da un aumento del 23% l’anno prossimo. In Europa, la spesa travel è prevista in aumento del 36% quest’anno, anche in questo caso la percentuale è migliore rispetto al leisure al 26%, seguito da un aumento del 28% nel 2022 e in Medio Oriente, la spesa è destinata ad aumentare del 49% quest’anno, con il leisure al 36%, seguita da un aumento del 32% il prossimo anno.

    Enit ha partecipato con un  suo stand  all'IBTM World Virtual di Barcellona in rappresentanza di oltre 52 imprese, con il coinvolgimento delle Regioni: Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Piemonte, Puglia, Sicilia, Veneto e  del Comune di Milano e di Roma Capitale. All'inaugurazione anche l’Ambasciatore Riccardo Guariglia e il Console Generale a Barcellona, Emanuele Manzitti. Enit ha organizzato appuntamenti di networking, di confronto per promuovere l'Italia e incentivare l'incontro tra centinaia di aziende italiane con i buyers spagnoli e internazionali per una full immersion nel modo di vivere italiano: un workshop Mice con 53 aziende italiane e circa 230 buyers internazionali.. Sono 5,8 milioni le presenze spagnole negli esercizi ricettivi italiani (+1,8% nel 2019 sul 2018). Le regioni maggiormente coinvolte dai flussi turistici sono il Lazio con 1,5 milioni di notti (+1,2% sul 2018), il Veneto con 872 mila (+2,9%) e la Toscana con 838 mila (-4,8%). Le 3 destinazioni insieme rappresentano il 55,6% delle presenze totali. Gli alberghi ospitano il 70,5% della clientela dalla Spagna: oltre 4 milioni di pernottamenti (+1,1% sul 2018). Negli esercizi extra-alberghieri l’aumento più alto (+3,6%).  La spesa turistica dei viaggiatori spagnoli in Italia ammonta a circa 1,7 miliardi di euro. La sistemazione preferita è quella alberghiera e in villaggio turistico: 647 milioni di euro (-3,9% sul 2018), ossia il 38,7% del totale. Segue l’ospitalità di parenti e amici con 338 milioni di euro e il 20,2% di incidenza (+26,3%) e gli agriturismo con i B&B per 274 milioni di euro (+10,2%) ed una quota parte del 16,4% sul totale. La spesa media per notte è di 74,4 euro per una durata del viaggio di 6,8 notti.

    Il 24 novembre la Fondazione Italia Cina ha presentato l’ ultimo rapporto, "I consumi come driver delle relazioni fra Italia e Cina", elaborato dal suo Centro Studi. 
    Il documento presenta un approfondimento sulle principali tematiche a livello politico ed economico su cui si modellerà la Repubblica Popolare Cinese nei prossimi anni e analizza le nuove direzioni, tendenze e opportunità nate dalla forte spinta data dal Governo cinese alla crescita dei consumi interni nel 2020.
    Nella seconda parte del rapporto sono presentati i risultati della seconda edizione di “Quale Cina per le imprese italiane?”, un sondaggio che ha coinvolto 180 imprese con sede in Italia e, in minor numero, in Europa, rappresentative di diversi settori, accomunate dall’aver instaurato rapporti commerciali con la Cina.


    Agenzie di Viaggio e Tour Operator  rappresentano l'unico comparto bloccato da 20 mesi. Per ribadire come  servano interventi e sostegni specifici per salvare un settore che genera un volume d'affari di oltre 13 miliardi all'anno in cui sono a rischio 13.000 imprese e 80.000 addetti hanno deciso di fare ancora una volta quadrato organizzando il 9 dicembre alle 11.00 una conferenza stampa all’Hotel Nazionale di Roma. Interverranno: Pier Ezhaya Presidente ASTOI Confindustria Viaggi; Franco Gattinoni Presidente FTO Confcommercio; Ivana Jelinic Presidente FIAVET Confcommercio ; Enrica Montanucci Presidente MAAVI Conflavoro PMI; Domenico Pellegrino Presidente AIDIT Federturismo Confindustria; Gianni Rebecchi Presidente Assoviaggi Confesercenti. Moderra Cinzia Conti Responsabile Turismo e Viaggi Ansa.

    Il 2 e il 3 dicembre si è svolto al MiCo di Milano, Connext 2021, l’incontro nazionale di partenariato industriale organizzato da Confindustria per creare opportunità di confronto tra aziende, partner economici e Pubblica Amministrazione. Confindustria Nautica ha partecipato con una collettiva di aziende associate : F.lli Razeto e Casareto, Gianneschi Pumps and Blowers, Marine Partners, Monina Corporate Sailing/Seven Star, NSS Charter/North Sardinia Sail, Saim, I Saloni Nautici.

     “Confindustria Nautica ha accolto con piacere l’opportunità di prendere parte alla seconda edizione di Connext che, dopo l’annullamento del 2020 a causa della Pandemia, ritorna a fornire una preziosa opportunità di incontro e scambio alle aziende del sistema Confindustria – dichiara Marina Stella, Direttore Generale di Confindustria Nautica.

    La nuova veste dell’evento, che alla presenza fisica affianca la dimensione digitale, permetterà un maggiore grado di interazione e, quindi, ulteriori occasioni di creare partnership funzionali al potenziamento del know how delle aziende e al rafforzamento di quella filiera che è alla base della competizione sui mercati internazionali”

    Il 29 novembre la Presidente di Federturismo Confindustria  Marina Lalli  ha partecipato al primo incontro del ciclo PMIReAction, iniziativa promossa dal Gruppo di lavoro Innovazione in collaborazione con la Sezione ICT e Turismo dell'Unione Industriali di Napoli, che, con un occhio al futuro, mira a mostrare le attività messe in atto dalle aziende dopo la pandemia per reagire ai costanti cambiamenti dettati dall'innovazione digitale. L’obiettivo deve essere trasformare il covid  da ostacolo ad opportunità  per accelerare la digitalizzazione dei percorsi di tutte le strutture alberghiere. La presidente Lalli nel suo intervento ha sottolineato come turismo e digitale siano sempre andati a braccetto e come l’intelligenza artificiale, i droni e la realtà aumentata si stiano rivelando strumenti essenziali per promuovere i tanti siti turistici. Per Giancarlo Carriero, delegato al turismo dell’Unione Industriali di Napoli, nel campo della digitalizzazione l’industria turistica è un passo avanti alle altre.

    Il progetto Erasmus + "Wellness and Spa Tourism Sectoral Skills' Development" (WeSkill), Ref. No. 621401-EPP-1-2020-1-BG-EPPKA2-SSA mira a sviluppare e implementare un piano di apprendimento per le istituzioni VET (istruzione e formazione professionale) in linea con le esigenze del mercato del lavoro, per affrontare le lacune di abilità e competenze nel settore termale e del benessere.

    Secondo l’ultimo report di Bain & Company, una delle principali società internazionali di consulenza strategica, nonostante la campagna vaccinale e il buon andamento della stagione estiva, il trasporto aereo mondiale chiuderà l’anno con un fatturato stimato di circa 230 miliardi di euro, vale a dire poco più di un terzo di quello pre Covid che nel 2019 aveva superato la soglia dei 660 miliardi. Le previsioni fatte alcuni mesi fa hanno subìto una rivisitazione obbligata, alla luce della recrudescenza dei contagi in Europa iniziata a fine ottobre con l’incubo della quarta ondata che – seppur immotivatamente, visto che oggi gli strumenti di protezione (vaccino in primis) esistono – rischia di ridimensionare i già deboli segnali di ripresa del traffico aereo, soprattutto nel segmento leisure.

    Prosegue, anche se lentamente, il recupero delle perfomance nel traffico aereo italiano. Secondo il report mensile di ottobre di Assaeroporti il movimento passeggeri è stato di 10,6 milioni di utenti (pari ad un -37%) rispetto allo stesso mese del 2019. Mentre i primi dieci mesi dell’anno, da gennaio ad ottobre, presentano un consuntivo di 62,8 milioni di passeggeri pari ad un -62% rispetto allo stesso arco di tempo del 2019. Buone, in particolare, le prestazioni registrate negli aeroporti di Palermo con 581mila pax pari ad appena il -5,3% rispetto all’ottobre 2019, di Bergamo con quasi 920mila pax (-24%), e di Napoli con 713mila passeggeri (-29%), mentre rimane ancora alto il divario di perfomance degli scali internazionali di Roma Fiumicino con 1,5 milioni di pax pari ad un -62% e di Milano-Malpensa con 1,1 milioni di utenti ovvero -58% rispetto all’ottobre 2019.