Si sono tenuti a Sofia, in Bulgaria, dal 22 al 24 aprile, l'ultima riunione di partenariato e l'evento finale di WeSkill, di cui Federturismo è partner, finanziato dalla UE all'interno del programma Erasmus+ e dedicato ad operatori del settore del benessere e del turismo termale.
Buone notizie per il turismo outdoor con una previsione di presenze pari a 56,5 milioni per i mesi di giugno, luglio, agosto e settembre. Secondo i dati per il 2024 dell’Osservatorio del turismo outdoor di Human Company i volumi della stagione estiva 2024 del turismo outdoor si prospettano in linea con quelli della scorsa estate (il numero di presenze si è attestato sui 56,3 milioni) e in aumento dell’1% rispetto al periodo pre-pandemico (55,9 registrato nel 2019).
Gli italiani per la settimana dei ponti primaverili si sono orientati al viaggio nei piccoli borghi che, secondo i dati dell’indagine congiunta realizzata da Associazione Italiana Turismo Enogastronomico e Ismea, rappresentano insieme alle città d’arte le prime scelte tra degli italiani che viaggiano, con qualche distinzione sulla base della fascia d’età e dell’area geografica di appartenenza.
Il turismo montano sta cambiando, o meglio, si è già trasformato con un radicale capovolgimento di scenari operativi. Se prima il prodotto-neve, e con esso la stagione invernale, rappresentava la colonna portante dell’offerta turistica di località alpine e appenniniche, ora, con lo stravolgimento climatico e la penuria di neve, è l’estate a essere diventata un asset strategico per operatori e albergatori, con una domanda in costante crescita.
Per Aci Europe il trasporto aereo è un mercato soggetto alla stagionalità, che dopo la paralisi della pandemia ha recuperato terreno, ma senza riuscire mai a tornare completamente ai volumi del 2019, scontando una ripresa a doppia velocità e una capacità ancora ridotta su alcuni mercati.