Roma, 12 ottobre 2021 - AIDiT, l’Associazione Italiana della Distribuzione Turistica aderente a Federturismo Confindustria, ha scelto il TTG di Rimini per fare un bilancio di questi ultimi tragici 20 mesi e soprattutto per stabilire un percorso unitario per il futuro delle Agenzie di Viaggio italiane.
All’appuntamento di Rimini saranno presenti, oltre al Presidente Domenico Pellegrino, l’intero Consiglio di Presidenza con il Vicepresidente Claudio Cassarà, Stefania Mandurino e Andrea Gianneti, nonché i Presidenti regionali Sabrina Mantellini, Corrado Lupo, Samuele Zerbini, Giuseppe Abbatepaolo, Cesare Foà, Lino Pirro, Giuseppe Nucera e Franco Rangone.
La pandemia ha portato una nuova consapevolezza di filiera, mettendo anche in evidenza che esiste una linea spesso indistinguibile che divide i processi di intermediazione da quelli di organizzazione. Le aziende della filiera, ancor più che in passato, manifestano una realtà più articolata. La classica demarcazione tra aziende di Tour Operating da un lato e di Vendita di pacchetti turistici dall’altro appare sfumata e relegata alla considerazione dei volumi piuttosto che nella reale specializzazione. C’è un nuovo scenario, non solo imprenditoriale, ma anche istituzionale che si pone davanti.
E’ inoltre anacronistica una rappresentanza del comparto così frammentata, ma è ugualmente poco credibile una polarizzazione soltanto su alcune delle sigle presenti attualmente. Certamente ha poco senso anche parlare di rendite di posizione di alcuni, piuttosto che immaginare il futuro nell’attivismo “barricadero” più recente. Occorre qualcosa di nuovo che superi e integri tutto questo.
Si avverte l’urgenza di avere un interlocutore unico e strutturato per il mondo politico, per le istituzioni Pubbliche, a partire dal rinato Ministero del Turismo.
Esiste infatti nel nostro Paese un grave problema culturale, che vuole dividerci tra operatori del turismo buono (incoming) ed operatori del turismo cattivo (outgoing). Chi compie questo errore antistorico non comprende i benefici di un’economia aperta e allargata, dove le importazioni (outgoing) non danneggiano le esportazioni (incoming), anzi le esaltano e le rendono possibili, soprattutto in un paese come l’Italia che possiede risorse turistiche ineguagliabili. Senza contare che coloro che si occupano dell’uno o dell’altro, o di entrambi, sono comunque aziende italiane, che assumono in Italia e pagano qui le loro tasse.
Non si comprende anche la cecità rispetto ad alcune forme di turismo, come il Business Travel, che rappresentano un faro per il sistema economico italiano puntato verso il resto del mondo. Non agevolare manager e imprese italiane a muoversi liberamente nei mercati internazionali vuol dire limitare fortemente lo sviluppo, la capacità di relazione e la competitività delle nostre aziende a livello internazionale.
Quello che temiamo è che il turismo organizzato sia ormai visto come l’erba del campo, che rigoglisce nelle giornate piovose di primavera, inevitabilmente inaridisce e secca durante la calura estiva per poi rinascere una volta che le condizioni climatiche torneranno favorevoli. Le nostre aziende, anche quelle che vantano decenni di storia e centinaia di milioni di investimenti nel tempo, non possono essere considerate strutture leggere e deprofessionalizzate che è possibile lasciar morire senza danno alcuno per la filiera e per l’indotto, con la certezza che altre ne nasceranno con la stessa velocità, non appena si tornerà a viaggiare.
Al prossimo TTG di Rimini i responsabili di AIDiT avranno modo di confrontarsi con Agenti, imprenditori e fornitori su tali questioni e su tutti i temi ancora irrisolti, ad iniziare dai “ristori” e dalle opportunità di ripartenza, come nel caso dei corridoi turistici.
Inoltre il giorno 14 ottobre alle ore 15.00 nella Global Village Arena il Presidente di AIDiT Domenico Pellegrino parteciperà alla Tavola rotonda “Le associazioni del turismo organizzato si incontrano per la ripartenza" dove saranno presenti le altre Associazioni del turismo organizzato per confrontarsi sulle azioni intraprese durante la pandemia e sulle iniziative future.