Un'indagine sulle intenzioni degli italiani di effettuare vacanze nel periodo giugno-settembre 2021 condotta dall’Istat nel mese di maggio con la collaborazione del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS) prevede che un connazionale su 2 ha intenzione di regalarsi un periodo di riposo tra giugno e settembre. Un terzo (il 33,3%) sceglierà la regione di residenza, il 63,6% si sposterà per un periodo medio di due settimane.
La maggioranza degli intervistati prevede di trascorrere un periodo di vacanza in una località diversa da quella di residenza: con certezza il 22,3% e probabilmente il 27,8%; in totale il 50,1%.
Un terzo degli intervistati, al contrario, è certo che non andrà in vacanza. A livello territoriale, è netto il divario tra Nord e Sud: la quota di coloro che hanno intenzione di andare in vacanza passa dal 59,7% dei residenti nel Nord-ovest al 39,1% del Mezzogiorno. L’intenzione di andare in vacanza è forte in particolare tra i più giovani, sui 18-29enni (l’incidenza delle risposte “certamente sì” e “probabilmente sì” è pari al 75,9%) e sulla fascia 30-49 anni (58,5%). Le quote scendono con l’età: 44,5% delle persone tra i 50 e i 64 anni e 32,4% di chi ha almeno 65 anni. Tra le motivazioni riportate da chi non ha intenzione di andare in vacanza, al primo posto la mancanza di risorse economiche (32,7% degli intervistati) al secondo i timori legati al Covid (15,0%) e al terzo motivi di salute (12,8%).
L’Italia resta al top delle preferenze. Il 33,3% sceglierà la regione di residenza, mentre il 63,6% opterà per un’altra regione. Solo il 6,2% prevede di andare all’estero. Restano le differenze tra Centro-nord, dove per oltre 6 residenti su 10 (63,6%) la destinazione sarà una regione italiana diversa da quella di residenza, e il Sud, dove invece prevale la scelta di rimanere nella propria regione (56,3%). Quanto al mezzo di trasporto, nella stragrande maggioranza dei casi (84,0%) ci si sposta con il mezzo personale, soprattutto al Centro-sud (90,4% al Centro, 86,8% nel Mezzogiorno). Treno, aereo e nave sono indicati rispettivamente dal 9,4%, 9,3% e 3,9%. Per l’alloggio, il 34% preferisce la sistemazione collettiva in albergo/hotel/pensione, seguita a breve distanza dalla casa/appartamento di proprietà (32,4%) e dalla casa/appartamento in affitto (26,3%). Il 7,8% sceglie il campeggio, solo il 3,6% il villaggio turistico.
Per la sistemazione i giovani tra i 18 e i 29 anni spaziano dalla casa di proprietà (scelta dal 31,3%) alla casa in affitto (31,2%), seguita da una sistemazione collettiva (28,3%) e dal campeggio (19,8%). Gli adulti tra i 30 e i 64 anni preferiscono invece l’hotel e, in seconda battuta, la casa. Quanto agli over 65, quasi la metà (49,5%) predilige la vacanza in casa di proprietà, mentre 3 su 10 (29,4%) optano per l’albergo/hotel/pensione.
Per la gran parte dei residenti in Italia la durata complessiva delle vacanze non supererà i 14 giorni. Tende ad effettuare vacanze più lunghe chi rimane nella regione di residenza: si prende infatti oltre 2 settimane di vacanze il 31,6% di chi sceglie una destinazione più vicina e solo il 17% tra quanti preferiscono un’altra regione o una meta all’estero. A parità di luogo di vacanza scelto, le vacanze tendono a essere più brevi per i residenti del Mezzogiorno rispetto a quelli del Centro-nord. I giovani tra i 18 e i 29 anni sono più propensi alle vacanze brevi (fino a 7 giorni), gli adulti tra gli 8 e i 14 giorni, mentre gli over 65 preferiscono una vacanza di oltre due settimane se rimangono nella regione di residenza (53,9%).
Nell’organizzare la vacanza, più del 50% non è stato condizionato dall’emergenza sanitaria e ritiene che le vacanze estive 2021 saranno più sicure, riguardo al Covid, di quelle dello scorso anno. Nel Centro Italia c’è la quota più alta di chi, in assenza di Covid, avrebbe scelto un altro tipo di vacanza, pari al 40,2%. Il Covid ha condizionato la scelta del luogo per il 48,6% (sommando le risposte “Molto” e “Abbastanza”) di coloro che hanno intenzione di andare in vacanza. Minore l’incidenza di chi è stato influenzato dalla pandemia nella scelta del mezzo di trasporto (31,9%) e sul tipo di sistemazione (26,7%). Il condizionamento dell’emergenza sanitaria ha più rilevanza nel Mezzogiorno rispetto al resto del Paese sia per la scelta del mezzo di trasporto (34,7%) sia della sistemazione (32,5%).
(Per maggiori informazioni: www.istat.it)