Secondo quanto riporta l’European hotel valuation index, lo studio condotto annualmente dalla società di consulenza Hvs, prendendo in considerazione una serie di strutture situate nelle principali città del Vecchio continente, dopo una decade di crescita il 2020 ha fatto inevitabilmente segnare una battuta d’arresto per il comparto real estate alberghiero, penalizzato da cali delle performance degli hotel pari a un decremento di circa il 70% dei ricavi medi per camera disponibili (revpar). Il 60% delle proprietà analizzate ha visto il valore del proprio immobile calare di una percentuale compresa tra il 5% e il 10%.
In tale contesto le strutture italiane si pongono però sul lato più basso della forbice, con il valore degli hotel romani, milanesi e fiorentini in discesa rispettivamente del 15,9%, del 16,7% e del 17,5%. Le destinazioni che paiono aver subito le peggiori ripercussioni sono soprattutto quelle dell’Est Europa, penalizzate sia dalla minore centralità dei loro mercati, sia da tassi di volatilità politica ed economica più elevati.
(Per maggiori informazioni: https://www.hvs.com)