Misure insufficienti. Il settore è allo stremo
La situazione è gravissima, il tempo a disposizione è esaurito. Dobbiamo ripartire immediatamente, fissare una data certa e prevedere misure ad hoc adeguate alle effettive perdite subite dal settore.
Il decreto sostegni non è adeguato alla gravità della crisi che ci ha colpito e che oggi anche ISTAT ha certificato attraverso l’analisi dell’intero anno 2020.
Servono interventi urgenti per la sopravvivenza delle imprese, il credito di lungo periodo accompagnato da garanzie dello Stato, proroga sulla moratoria dei mutui.
Immediate e altrettanto urgenti, l’intervento sul Tax Credit Affitti in scadenza a fine aprile; lo stop alla seconda rata Imu e stop alla Tari – ha dichiarato oggi nel corso dell’audizione con le Commissioni riunite Bilancio e Finanze sul Decreto Sostegni Maria Carmela Colaiacovo, Vice Presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi.
Per quanto riguarda il contributo a fondo perduto nella formulazione attuale risulta del tutto insufficiente per aziende che hanno subito perdite cosi cospicue, come quelle alberghiere. Un elemento questo ancora più sconfortante e che rischia di distorcere fortemente la concorrenza sul mercato se paragonato a quanto sta accadendo in altri paesi, anche nostri concorrenti, che sostengono le aziende alberghiere con risorse ben più consistenti.
Il tema del tetto fissato a 10 milioni di euro va necessariamente superato prevedendo comunque una più equa parametrazione del contributo con l’applicazione del tetto massimo dei 150.000 euro per ciascuna unità alberghiera gestita. Una soluzione questa che permetterebbe di superare oggi quella disparità creatasi tra quanti gestiscono le proprie strutture con un’unica società e quanti invece hanno una struttura societaria più articolata dove ciascuna unità fa capo ad una entità giuridica diversa – ha concluso la Colaiacovo.