C’è grandissima preoccupazione tra gli operatori del settore turistico alberghiero per le informazioni che stanno circolando in queste ore sulla stampa in merito al Decreto Sostegni. È sotto gli occhi di tutti la drammatica situazione in cui versano le aziende. Le perdite toccano, e per alcuni addirittura superano, l’80%! È chiaro, con queste premesse, che se i sostegni saranno definiti secondo quanto riportato dalla stampa, risulteranno del tutto inadeguati per le aziende e i settori più colpiti. È indispensabile prevedere interventi mirati e proporzionali per tutte quelle realtà che hanno subito perdite di gran lunga superiori al 30% così come indicato dal provvedimento.
L’urgenza degli interventi che da sempre sollecitiamo non può dipendere dal mero fattore dimensionale, definire l’entità del danno subito distinguendo tra grandi e piccoli non può essere il metro sul quale si basano gli interventi. Così facendo c’è il serio pericolo che gli aiuti si trasformino in esigui sostegni se non addirittura in mancati aiuti per molte realtà. È di vitale importanza creare le condizioni affinché chi ha subito perdite riceva il giusto riconoscimento pena altrimenti la sopravvivenza stessa di molte realtà che rischiano la chiusura per sempre. Se l’obiettivo è quello di salvare il settore c’è bisogno di misure ben più consistenti e robuste – dichiara Maria Carmela Colaiacovo, Vice Presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi.
Tutto questo tenendo anche conto che i nostri concorrenti in Europa e negli USA, stanno ricevendo importanti aiuti a fondo perduto dai loro Governi.
Una situazione davvero esplosiva che mette a rischio l’intero mondo alberghiero, i suoi lavoratori e la capacità competitiva del Paese in un ambito, come quello turistico, che potrebbe vedere l’Italia leader mondiale incontrastata.
Sappiamo bene che i sostegni non possono da soli risolvere i problemi, ma sono importanti e devono essere proporzionali alla gravità delle perdite subite – conclude la Vice Presidente Colaiacovo.
( Per maggiori informazioni: www.alberghiconfindustria.it)