L’11 marzo Federturismo è stata audita presso le Commissioni riunite 5ª e 14ª del Senato per definire i progetti del Piano Nazionale di Rilancio e Resilienza (Pnrr) che saranno poi finanziati attraverso il Recovery Fund europeo per la ripresa post Covid. La Presidente Lalli dopo aver evidenziato il rischio desertificazione del comparto con un tasso di mortalità del 40% per le pmi, ha ribadito la necessità di un grande progetto di riconversione energetica per le imprese turistiche, con finanziamenti a fondo perduto o l’estensione del superbonus al 110%, ma con criteri di accesso e utilizzo utili alle imprese. Occorre anche incrementare l’attrattività del sistema turistico con una modernizzazione delle infrastrutture, sostenendo la riqualificazione delle strutture turistico ricettive potenziandole con servizi turistici strategici in coerenza con gli obiettivi di innovazione, digitalizzazione e sostenibilità su cui si fonda il Recovery Plan.
Tra le altre priorità indica: il potenziamento in chiave green delle infrastrutture, l’accessibilità dei territori minori e colmare il gap digitale stimolando le nuove tecnologie nel turismo. E ancora, attenzione ai dati e al monitoraggio dei flussi e delle ricerche mirate per i potenziali viaggiatori, con strumenti di analisi predittiva peraltro già esistenti. Infine, occorre riconfermare gli ammortizzatori sociali per tutte le categorie del turismo duramente colpite con l’erogazione immediata di ristori sostanziosi.
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