Secondo l'ultimo rapporto dell’ European Travel Commission, gli europei, nonostante i continui blocchi e l’incertezza sulle regole da seguire, sarebbero sempre più propensi a viaggiare nel secondo trimestre del 2021 grazie alla diffusione del vaccino. La percentuale per la primavera 2021 è cresciuta del 20% rispetto al sondaggio di novembre 2020, passando dal 49% al 52%, mentre solo il 12% del campione conferma di effettuare un viaggio già a gennaio-febbraio 2021.
I viaggi in Europa sono la scelta più seguita, con il 40% del campione favorevole a un viaggio in un altro paese dell’area: il viaggio leisure è la tipologia prescelta da quasi il 63% degli intervistati che prevede di muoversi a breve termine, mentre la visita a parenti ed amici è il motivo principale per un altro 21%. I viaggi d'affari vengono citati solo dal 9% degli intervistati.
Il 52% degli europei dichiara ora di essere disposto a viaggiare in aereo, rispetto al 49% di settembre e allo stesso tempo, una percentuale inferiore di intervistati (17%) ritiene che il volo rappresenti il rischio maggiore per la propria salute, rispetto al 20% di settembre 2020.
Il rapporto dimostra quindi che rigorosi protocolli di salute e sicurezza stanno riportando la fiducia nel consumatore. Il 67% degli intervistati si sente abbastanza sicuro e rilassato quando sono in atto protocolli rigorosi. Solo il 22% degli europei afferma che tali misure possono in qualche modo rovinare l'esperienza di viaggio, mentre un altro 11% afferma che questo non fa differenza.
In ogni caso, le misure di quarantena, l'aumento dei casi di Covid-19 e la possibilità di ammalarsi durante le vacanze continuano ad essere le principali preoccupazioni rispettivamente per il 15%, il 14% e il 14% degli europei con piani di viaggio a breve termine.
Il numero complessivo delle rotte aeree perse è di circa 7000 ed Aci Europe ha rivisto le sue previsioni di traffico passeggeri 2021 dichiarando un calo pari al -56% per l'anno negli aeroporti europei nello scenario di base (-43% nella previsione precedente). in accordo con Eurocontrol, per una piena ripresa si dovrà aspettare fino al 2026.
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