L’aviazione europea ha chiuso il 2020 con 6,1 milioni di voli in meno rispetto al 2019, con oltre la metà degli aerei a terra secondo l ’ultimo report Eurocontrol Think Paper, l’ottavo di una serie di analisi sulla crisi del settore aereo dall’inizio della pandemia. L’analisi anticipa poi la previsione del traffico europeo per tutto il 2021, prevedendo un recupero fino al 51% rispetto ai livelli del 2019, che sarà lento nella prima metà dell’anno e accelererà dall’estate.
Per quanto riguarda i dati 2020 si parla di: 56,2 miliardi di euro di perdite nette per compagnie aeree, aeroporti e servizi di navigazione aerea; 1,7 miliardi di passeggeri in meno; 6,1 milioni di voli in meno (da 11,1 milioni di operazioni nel 2019 a 5 milioni nel 2020); crollo: del traffico intraeuropeo a -54%; tra Europa e resto del mondo a -59%; dei voli di compagnie aeree low cost a -62%; di voli regolari o di rete a -59%; il 51% degli aeromobili in Europa a terra alla fine dell’anno (4.118 su 8.048); 191.000 posti di lavoro diretti persi in Europa.
I principali mercati aerei europei sono scesi tra il 40% e il 73%: il Regno Unito ha perso 1,3 milioni di voli (-61%); la Germania 1,2 milioni di voli (-56%); la Spagna 1 milione di voli (-61%); la Francia 0,9 milioni di voli (-54%); l’Italia 0,8 milioni di voli (-60%).
Il calo delle operazioni dei principali gruppi di compagnie aeree è oscillato tra il 53 e il 67%. Nel dettaglio: il Gruppo Lufthansa ha registrato un -67% della media dei voli giornalieri (1.102 voli nel 2020 contro 3.295 nel 2019); Ryanair -59% voli (951 nel 2020 contro 2.323 nel 2019): Air France-Klm -55% (920 nel 2020 contro 2.053 nel 2019); Iag -65% voli (825 nel 2020 contro 2.342 nel 2019); Turkish Airlines -53% voli (626 nel 2020 contro 1.331 nel 2019); easyJet -67% (547 nel 2020 contro 1.671 nel 2019).
Per il 2021, Eurocontrol prevede che il traffico europeo tornerà al 51% dei livelli del 2019, con una ripresa più rapida dall’estate. Prevede anche per quest’anno fallimenti in diversi sottosettori, che evidenziano la necessità di sostegno finanziario per l’intera industria (anche per la decarbonizzazione) e di chiarezza sulle esenzioni. In particolare, ritiene che la connettività regionale debba essere protetta e mantenuta.
(Per maggiori informazioni: www.eurocontrol.int)