Nella nuova bozza per il Recovery Plan, risorse più che raddoppiate per il turismo, che arrivano a 8 miliardi di euro. E’ questa la decisione del Governo, che ha visto aumentare i 196 miliardi del Recovery Plan con più di 20 miliardi di fondi strutturali europei "extra", esterni al perimetro dei prestiti e delle sovvenzioni a fondo perduto del Next Generation Eu. Le risorse totali per il piano passano così da 196 a oltre 222 miliardi.

La voce per  turismo e cultura  è “significativamente rafforzata”rispetto alla dotazione precedente di circa 3 miliardi con l’obiettivo di incrementare il livello di attrattività del Paese “attraverso la modernizzazione delle infrastrutture materiali e immateriali, la formazione ed il potenziamento delle strutture ricettive attraverso investimenti in infrastrutture e servizi turistici strategici”. Il piano prevede la creazione di un fondo operativo di 500 milioni facendo leva sui fondi Pnrr per coinvolgere capitali europei - Bei/InvestEU – e di privati per aumentare la portata dell’intervento su infrastrutture di ricettività e dei servizi turistici. Poi è stato inserito un progetto Cultura 4.0 per “promuovere l’integrazione tra scuola, università, impresa e luoghi della cultura attraverso l’interazione tra le imprese creative ed artigianali con attività di formazione specialistica turistica, archeologica e di restauro.

Il disegno degli interventi punterà a valorizzare in particolare la dimensione femminile, generazionale e territoriale del cluster, disegnando gli interventi in modo da destinare una quota significativa di risorse alle regioni del Mezzogiorno e agli ambiti di attività caratterizzati da un’incidenza relativamente elevata di professionalità femminile e giovanile.

(Per maggiori informazioni: www.governo.it)