Dai primi dati forniti dall’Enit il settore ricettivo per il prossimo dicembre si sta avviando verso il tutto esaurito almeno nelle destinazioni di punta dell’Italia in versione invernale: dalle più importanti località montane come Cortina, Madonna di Campiglio, Courmayeur, Cogne, Selva di Valgardena col 95% di prenotazioni già confermate, alle città d’arte classiche come Venezia, Firenze, Roma.
Nello specifico, gli arrivi negli aeroporti italiani per il periodo compreso fra il 18 e il 31 dicembre sono in crescita dell’1,2% (123.847 passeggeri esclusi i voli charter) con una stima conclusiva, per le sole vacanze natalizie, di 183.806 sbarchi, con un saldo positivo del 2,3% sul 2017.
Eclatante il dato del mercato Usa che registra un incremento degli arrivi attesi in Italia (+25%) dagli scali di partenza di Los Angeles, San Francisco, Boston, Dallas, Detroit, Miami e in misura minore di New York e Atlanta. Calano invece, sempre come città di origine dei turisti, gli hub europei di Parigi, Londra,
Francoforte, Barcellona e San Pietroburgo, sebbene Mosca sia tornata a far segnare un valore positivo.
A beneficiare maggiormente di questo aumento di flussi natalizi dall’estero ci sono le città di Roma (+3,4%), Milano (+2,2%) e Napoli (+9,6%) mentre per Bari, Palermo, Torino e Bologna è previsto un lieve calo. Da segnalare, infine, l’aumento della durata media dei soggiorni (quelli da 6 a 8 notti crescono per esempio del 7,9%, quelli da 9 a 13 del 9%, quelli da 14 a 21 del 7,5%), la dimensione dei gruppi (basti pensare che quelli composti da 5 persone sono cresciuti del 12,9% e quelli da 4 dell’11,5%), i viaggiatori per puro divertimento (+5%) e quelli di lusso (+7,8% quelli che arrivano viaggiando in prima classe, +10,7% quelli in Premium Economy).
(Per maggiori informazioni: www.enit.it)