I dati pubblicati dalla Banca d'Italia sul turismo internazionale dell'Italia descrivono per il 2017 un aumento dei flussi in entrata e in uscita rispetto all'anno precedente, in termini sia di viaggiatori sia di spesa. Quest'ultima (per quanto riguarda i viaggiatori stranieri in Italia) è cresciuta a un tasso più che doppio rispetto a quello delle entrate mondiali da turismo internazionale, determinando una lieve crescita della quota di mercato del nostro Paese.
L'avanzo della bilancia dei pagamenti turistica è salito allo 0,9% del Pil (da 0,8 nel 2016) grazie al marcato incremento delle entrate (ovvero la spesa dei viaggiatori stranieri in Italia). Queste ultime (39,2 miliardi nel 2017, pari al 2,3% del Pil) sono aumentate a un tasso (7,7%) più che doppio rispetto a quello delle entrate mondiali da turismo internazionale, con una ricaduta positiva sulla quota di mercato dell'Italia. La crescita della spesa turistica dall'estero ha riguardato tutte le macro-regioni del Paese, soprattutto il Sud e il Centro.
I viaggiatori stranieri in Italia sono stati quasi 91 milioni, il 6% in più che nel 2016.
Dopo un decennio di stagnazione, anche la spesa dei viaggiatori italiani all'estero è aumentata (8,9%), insieme al numero dei viaggiatori e dei pernottamenti; nel 2017 è stata pari all'1,4% del Pil. Nel confronto tra i quattro maggiori paesi dell'area dell'euro, nel 2017 il surplus della bilancia turistica dell'Italia in rapporto al Pil è' risultato inferiore, come nell'anno precedente, solo a quello della Spagna; è stato superiore a quello medio dell'Unione europea e dell'area dell'euro.
Le entrate da turismo internazionale in Italia sono state pari al 2,3% del Pil, un livello appena inferiore alla media della UE e dell'area dell'euro (2,5%).
Nel 2017 la spesa complessiva dei viaggiatori stranieri in Italia è aumentata del 7,7% rispetto al 2016, superando i 39 miliardi euro. I visitatori provenienti dall'area dell'euro, che storicamente concorrono in modo significativo alle entrate turistiche complessive dell'Italia (oltre il 40%), hanno fornito il principale contributo alla crescita nel 2017, aumentando dell'11,3%. La Germania, insieme a Stati Uniti e Francia, continua a essere il maggior importatore di servizi turistici dall'Italia: le spese dei turisti tedeschi ne nostro paese sono cresciute di quasi il 15% lo scorso anno, seconde solo a quelle dei canadesi. La Germania ha rappresentato nel 2017 il principale paese di provenienza anche in termini di numero di visitatori, superando la Svizzera. I turisti spagnoli sono aumentati di oltre il 20% e si è allungata anche la durata media del loro viaggio; si è invece contratta la loro spesa media giornaliera. Più di 20 milioni di viaggiatori hanno visitato l'Italia nel 2017 per una vacanza culturale o in citta' d'arte, spendendo circa 15,5 miliardi (quasi il 60% della spesa complessiva per vacanze dei turisti stranieri); la seconda tipologia è stata quella balneare (8,2 milioni di viaggiatori e 21% della spesa).
Il giudizio medio dei viaggiatori stranieri sull'Italia resta molto positivo, con valori compresi (su una scala fino a 10) tra 8 e 9, per quasi tutti gli aspetti del viaggio. Nel 2017 gli italiani hanno effettuato 64,5 milioni di viaggi all'estero, spendendo 24,6 miliardi (con una crescita, rispettivamente, del 4,1 e dell'8,9% rispetto al 2016). L'incremento della spesa dei viaggiatori pernottanti (9,2%) è stato determinato da quello del numero dei viaggi; l'aumento della spesa media giornaliera è stato infatti controbilanciato dalla riduzione della durata media del viaggio.
Alloggio, ristoranti e shopping rappresentano quasi l'83 per cento dell'ammontare complessivo della spesa del turista straniero.
( Per maggiori informazioni: http://www.bancaditalia.it/statistiche/tematiche/rapporti-estero/turismo-internazionale/index.html )