Negli ultimi anni il lavoro nel mondo del turismo è cambiato, le nuove tecnologie hanno aperto strade inaspettate, offrendo diverse opportunità, anche ai giovani. Per questa ragione la formazione professionale ha oggi un’importanza fondamentale per chi opera nel settore.
Si parla sempre di più di turismo etico e responsabile, di ecoturismo e di turismo sostenibile. Ma fra i temi di riflessione c’è anche quello dell’accoglienza del turista come persona, che cerca un rapporto umano, oltre che culturale, con il Paese che sta visitando e con le comunità che si trova ad incontrare.
Di questo si è parlato nel convegno “Turismo: strategie e profili di sviluppo” che si è svolto il 12 aprile all’Università Europea di Roma dove, dopo un saluto del Rettore padre Pedro Barrajón e del Professor Umberto Roberto, coordinatore del corso di laurea in “Turismo e valorizzazione del territorio dell’Università Europea di Roma e dopo l’intervento del Ministro Franceschini si è parlato del Rapporto sul turismo italiano, con Emilio Becheri. Hanno chiuso i lavori gli interventi, tra gli altri, del Presidente di Federturismo Confindustria Gianfranco Battisti, del Presidente di CNA Turismo Roma Marco Misischia e del Presidente della Sezione Turismo di Unindustria Stefano Fiori. Battisti nel suo intervento ha sottolineato l’importanza di lavorare sulla qualità del turismo e la necessità di sostenere le imprese e aumentare l’attenzione verso lo sviluppo sostenibile. Abbiamo bisogno, innanzitutto, di informatizzazione e formazione. Il 27% di chi lavora nel turismo non ha un diploma di scuola superiore. Dobbiamo ripartire dalle scuole per diffondere il messaggio che il settore crescerà. Anche Fiori, ha ribadito la necessità di migliorare la qualità dell’offerta. Il turismo del Lazio è cresciuto del 5% negli ultimi cinque anni ma la capacità di spesa è diminuita del 40%.
(Per maggiori informazioni: www.universitaeuropeadiroma.it)