L’Italia riparte dal mare. Il decreto di “Riorganizzazione, razionalizzazione e semplificazione delle autorità portuali” approvato dal Consiglio dei ministri prevede che i porti italiani siano guidati da 15 Autorità di sistema portuale, centri decisionali strategici con sedi nelle realtà maggiori (i porti definiti core dalla Comunità Europea), che sostituiscono le 24 vecchie Autorità portuali.
La nuova realtà della portualità italiana connessa alla logistica è ora illustrata in una mappa interattiva, pubblicata sul sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti italiano.
Per ognuna delle Autorità di sistema sono contenuti dati dettagliati sui porti italiani che la costituiscono, con una descrizione delle loro caratteristiche, delle connessioni di ultimo miglio gomma o ferro e lato mare, dei traffici di merci e passeggeri, delle opere in corso, degli investimenti previsti.
Le 15 nuove Adsp sono i nodi di una rete logistica che integra trasporto marittimo, terrestre e aereo, in continuità con i Corridoi TEN-T che collegano l’Italia all’Europa, dal Baltico all’Atlantico, e alle reti del Mediterraneo. I porti italiani sono ora al centro di una rete di connessioni in grado di rendere più efficiente il sistema dei trasporti al servizio di imprese e passeggeri, coniugando la competitività con la dimensione di raccordo con i territori ed i mercati locali.
Le nuove Autorità gestiscono in modo coordinato tra loro anche la realizzazione delle nuove opere infrastrutturali, grazie ad investimenti che ammontano a 450 milioni di euro l’anno.
(Per maggiori informazioni e per visualizzare la mappa: http://www.mit.gov.it/Il-nuovo-sistema-portuale-italiano)