Secondo le previsioni elaborate dal Ciset nel suo report semestrale per il 2018 si prevede un aumento del +5% del turismo mondiale, trainato soprattutto dai paesi extra-europei, e un outlook positivo anche per l’Italia, che vedrà una crescita del +4,7%. Ancora una volta sono i paesi dell’Europa centrale(Germania, Austria, Svizzera, Belgio e Olanda) il principale mercato di origine per l’Italia, rappresentando, con oltre 25 milioni di arrivi, circa la metà dei flussi dai principali paesi.
Per quanto riguarda i paesi extraeuropei (Usa, Canada, Australia, Giappone, America Latina e Africa) si registrerà un buon incremento degli arrivi (+6,9%). In particolare il movimento dagli Stati Uniti, che rappresenta più della metà dei flussi di questo raggruppamento, dovrebbe registrare un aumento del +7,1%.Anche l'incoming dal Giappone dovrebbe segnare un trend positivo (+2%)”. Anche i flussi provenienti dai paesi dell’area mediterranea (Francia, Spagna, Portogallo e Grecia) faranno rilevare un buon incremento (+2,6%), con la ripresa del mercato spagnolo (+2,7%). Infine i paesi del nord Europa(Svezia, Norvegia, Finlandia, Danimarca, Regno Unito e Irlanda) che con circa 6,5 milioni di arrivi rappresentano, dopo l’area mediterranea, il mercato di origine meno consistente per il nostro paese, si caratterizzeranno per dinamiche positive vicine al +3%.
Le partenze internazionali dall’Italia verso i principali paesi supereranno invece i 24 milioni, con un tasso di incremento del +2,3%. In particolare cresceranno del 2,9% i flussi diretti verso l’area mediterranea, che rimane una delle destinazioni preferite assorbendo più della metà del totale delle partenze dal nostro paese. Torna positivo anche il movimento verso la Francia (+2,7%), principale mercato di destinazione per il nostro paese con oltre 8 milioni di partenze, mentre l’Europa Centrale mostrerà una crescita inferiore alla media fermandosi al +1,5%.
Praticamente stabili le partenze verso il Nord Europa (+0,6% ) e il Regno Unito (+0,1%). Infine, i paesi dell’Extra Europa saranno caratterizzati anch'essi da un andamento inferiore alla media (+1,1%), con gli Stati Uniti che registreranno un +0,8.
(Per maggiori informazioni: www.ciset.it)