Il Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo ha recentemente pubblicato sul proprio sito internet il decreto interministeriale 20 dicembre 2017, il nuovo Tax Credit per strutture alberghiere ed agrituristiche. Il Documento sottoscritto da Mibact e dai Ministeri di Economia, Sviluppo economico e Trasporti, individua le necessarie disposizioni applicative per l’attribuzione del credito d’imposta di cui al cosiddetto “Art Bonus” (articolo 10 del decreto-legge 31 maggio 2014, n. 83, convertito con modificazioni dalla legge 29 luglio 2014, n. 106), a favore di strutture ricettive.
Con la Legge di Bilancio 2017, il bonus è stato prorogato di due anni (fino al 31 dicembre 2018), incrementato (il credito d’imposta è passato dal 30% al 65% delle spese sostenute) ed esteso anche agli agriturismi.
La misura prevede la ripartizione del credito di imposta in 2 quote annuali di pari importo con utilizzo a decorrere dal periodo di imposta successivo a quello in cui gli interventi sono stati realizzati, nel limite massimo di 60 milioni di euro nel 2018, 120 milioni di euro nel 2019 e 60 milioni di euro nel 2020. La novità introdotta da un emendamento approvato dalla Commissione Bilancio al disegno di Legge di Bilancio 2018 è che il credito d’imposta per la riqualificazione delle strutture alberghiere è esteso anche alle strutture termali.
Gli stabilimenti termali, quindi, possono chiedere il credito d’imposta per le spese sostenute, fino ad un massimo di 200.000 euro, per interventi di ristrutturazione edilizia, efficientamento energetico, eliminazione delle barriere architettoniche e acquisto di mobili e componenti di arredo. In più, il bonus è previsto anche per le spese relative alla realizzazione di piscine termali e per l’acquisizione di attrezzature ed apparecchiature necessarie per lo svolgimento delle attività termali. La Commissione bilancio della Camera ha approvato anche un emendamento che riattiva, dal 1 gennaio 2019, i contributi per interventi conservativi volontari su beni culturali di proprietà privata come le dimore storiche. Le risorse stanziate sono di 10 milioni di euro per il 2019 e 20 milioni di euro a decorrere dal 2020 per gli interventi di restauro e conservazione delle dimore storiche e dei beni vincolati di proprietà privata. Inoltre, sono stati stanziati 150 milioni per saldare i debiti pregressi dei contributi fermi dal 2012. La Finanziaria 2018 stabilisce, inoltre, che le attività ricettive turistico-alberghiere con oltre 25 posti letto, ed in possesso dei requisiti per l’ammissione al piano straordinario di adeguamento antincendio devono adeguare le strutture alle disposizioni di prevenzione incendi entro il 30 giugno 2019.
(Per maggiori informazioni: www.beniculturali.it)