I dati Istat di novembre 2024 rivelano un notevole incremento del turismo che registra un +11,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Questo aumento si concretizza in 17,5 milioni di presenze, il che consolida il ruolo del settore turistico come il più dinamico tra i servizi e come un fattore cruciale per l’aumento del reddito della nazione. Tale risultato dimostra l’ottima salute del comparto, anche durante periodi non convenzionali, e mette in luce una tendenza significativa verso la destagionalizzazione dei flussi, che rappresenta uno degli obiettivi primari del Piano Strategico del Turismo.
In relazione ai flussi turistici del 2023, i dati Istat attestano che le presenze hanno superato ampiamente i livelli pre-pandemici negli esercizi extra-alberghieri, +10,3% rispetto al 2019, mentre negli esercizi alberghieri, nonostante la crescita rispetto al 2022, risultano ancora inferiori del 2% rispetto al 2019. Oltre la metà delle presenze turistiche del 2023 si concentra in estate: circa 262 milioni da giugno a settembre, il 58,6% del totale annuo.
Nei territori corrispondenti ai 22 brand turistici mappati da Istat si concentra il 30% delle presenze turistiche del 2023. Le performance più significative risultano in Costiera sorrentina e Capri, Costiera amalfitana, Val di Fassa e Val di Fiemme, Cinque Terre, con una crescita superiore alla media nazionale sia rispetto al 2022 sia al 2019.
Nel 2023, le attività economiche più direttamente legate al turismo hanno dato occupazione a 385mila unità (+8,7% rispetto al 2022). Considerando l’intero settore turistico allargato, l’aumento degli occupati è pari a quasi 111,5mila unità (+5,8% rispetto al 2022).
(Per maggiori informazioni: www.istat.it)