Il 24 e 25 ottobre a Monopoli si è tenuto il convegno nazionale di Assidema, Associazione Nazionale Destination Manager, dal titolo “La biodiversità nel turismo: viaggio nei sistemi territoriali italiani”.
Nella prima giornata, più istituzionale, sono intervenuti, tra gli altri, l’Assessore della Regione Puglia, Gianfranco Lopane; il Direttore dell’APT Basilicata, Margherita Sarli; la presidente di Federturismo Confindustria, Marina Lalli; il vicepresidente dell'ANCI Italia, Vito Parisi, le Università di Bari e Lecce. La seconda giornata, più “tecnica”, ha visto la partecipazione di Destination Manager giunti da tutta Italia e dei partner di Assidema.
Questo convegno rappresenta la tappa conclusiva di un percorso di approfondimento e confronto che da maggio a ottobre 2025 ha attraversato l’Italia, con un road- show dedicato alla valorizzazione delle diverse modalità di gestione delle destinazioni turistiche. L’evento finale di Monopoli è stato un’occasione per condividere best practices, modelli di governance innovativi e strategie di sviluppo sostenibile e consapevole delle destinazioni italiane, con l’obiettivo di mettere in luce la “biodiversità” gestionale che caratterizza il nostro Paese e costituisce un’importante occasione per studiare modelli di riferimento nel campo del Destination Management, attrarre professionisti e stakeholder da tutta Italia e valorizzare l’identità territoriali.
In Puglia il convegno arriva, tra l’altro, in un momento topico, dopo il varo della nuova Legge Regionale sulle DMO, voluta dall’Assessore Lopane, grazie alla quale potrebbero
nascere nuovi modelli partecipati pubblico-privato per la valorizzazione dei territori. La presidente Lalli nel suo intervento, ha sottolineato come la "biodiversità" gestionale per il turismo si rivolge alla diversificazione delle offerte e delle pratiche turistiche per creare un sistema più sostenibile ed equilibrato. Questo significa non solo promuovere l'offerta turistica tradizionale, ma anche esplorare nuovi mercati come il turismo esperienziale, enogastronomico o il cicloturismo, valorizzando le aree meno conosciute e prolungando la stagione turistica. Invece di concentrarsi sui volumi – il numero di arrivi o di pernottamenti – gli enti del turismo stanno spostando la loro attenzione sui visitatori che hanno il miglior impatto sull’economia, sulla comunità e sull’ambiente della loro destinazione. In sostanza, cercano dati per individuare e attirare i visitatori di alto valore che si allineano con le loro priorità.
(Per maggiori informazioni: b.ongaro@federturismo.it)
