Secondo i dati Eurostat pubblicati nei giorni scorsi, nel 2024 si sono registrati 3,021 miliardi di pernottamenti nelle varie strutture ricettive dei paesi dell’Unione europea, pari a un incremento del 2,7%.

La ripresa del turismo si è quindi consolidata e ha continuato a crescere rispetto ai livelli pre-pandemici:
in particolare 4 Paesi, Cipro, Malta, Lettonia e Polonia hanno registrato addirittura incrementi a doppia cifra, intorno al +14%. Al contrario, solo due Stati hanno fatto segnare lievi cali rispetto al 2023: Finlandia (-0,7%) e Francia (-0,6%), mentre Belgio e Svezia hanno mostrato cifre relativamente stabili, con aumenti dello 0,3%. Performanti gli incrementi delle notti per Italia, Grecia e Spagna, attestati sul +4%.
La maggior parte dei pernottamenti trascorsi nell’Ue è stata effettuata da ospiti nazionali provenienti dai rispettivi Paesi (51,9% pari a circa 1,57 miliardi), mentre il restante 48,1% (1,45 miliardi) è stato da ospiti internazionali. Questi ultimi, soprattutto, da turisti provenienti da Paesi dell’Ue (61,6%) e da altri Stati europei (21,3%), mentre solo il 16,4% dei pernottamenti internazionali è stato consumato da persone provenienti da altre regioni del mondo. Tra questi, gli ospiti provenienti dal Nord America hanno rappresentato il 7,5% di tutti i soggiorni internazionali, davanti all’Asia con il 4,9%, all’America centrale e meridionale con il 2,3%, all’Oceania con l’1,0% e all’Africa con lo 0,8%.
Quasi due terzi (62,8%) di tutti i pernottamenti sono stati effettuati in alberghi e strutture simili, il 23,7% in alloggi per vacanze e altre strutture per soggiorni brevi, come appartamenti in affitto, e il 13,5% in campeggi.

(Per maggiori informazioni: https://ec.europa.eu/eurostat)