Il traffico passeggeri nella rete aeroportuale europea è aumentato del +4,9% ad agosto rispetto allo stesso periodo del 2024, superando la media annua del 4,3% e confermando la solidità della domanda estiva.
E’ quanto rivela Aci Europe, l'associazione di categoria degli aeroporti europei, nel suo rapporto preliminare sul traffico aereo relativo al mese di agosto.
Guida la crescita il traffico passeggeri internazionale con un +5,6%, in contrasto con l’aumento del traffico nazionale (+1,6%). Nel complesso, il volume di passeggeri si è attestato al +7% rispetto ai livelli pre pandemia (agosto 2019). Gli aeroporti dell’area Ue+ (Eu, Eea, Svizzera, Uk) hanno registrato risultati inferiori alla media continentale, con un aumento del volume di passeggeri del +4%. Ad agosto si sono registrate significative divergenze nelle performance tra i singoli mercati nazionali.
Tre Paesi dell’area Ue+ hanno registrato una crescita a due cifre su base annua, Polonia (+15,1%), Slovenia (+11,7%) e Romania (+10,3%). All’estremo opposto, Lettonia (-6,7%), Estonia (-4,5%) e Islanda (-2,5%). I maggiori mercati Ue+ hanno tutti registrato risultati di traffico inferiori alla media continentale: Germania (+4,2%), Spagna (+3,8%), Italia (+2,8%), Regno Unito (+1,7%) e Francia (+1%).
Nel frattempo, gli aeroporti nel resto d’Europa (Albania, Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Bosnia ed Erzegovina, Georgia, Israele, Kazakistan, Kosovo, Moldavia, Montenegro, Macedonia del Nord, Russia, Serbia, Turchia, Ucraina e Uzbekistan) sono cresciuti in media più rapidamente rispetto alle controparti occidentali, con un incremento dell’8,8% su base annua.
Tuttavia i divari di performance in questo sottogruppo sono ancora più significativi, riflettendo l’impatto sia della geopolitica sia delle dinamiche contrastanti dei mercati. Ciò ha portato gli aeroporti di Moldavia (+46,6%), Israele (+38,1%) e Bosnia-Erzegovina (+20,4%) a crescere ben al di sopra della media del gruppo, mentre quelli di Russia (-13,3%), Azerbaigian (+0,7%), Armenia (+7,2%), Uzbekistan (+7,7%) e Serbia (+7,8%) hanno registrato risultati inferiori a tale soglia. I principali aeroporti (con oltre 40 milioni di passeggeri) sono cresciuti del +3,5%, con Istanbul Sabiha Gökçen (+21,5%) in più rapida crescita in Europa, seguito dall’aeroporto di Istanbul (+6,8%). L’aeroporto di Istanbul e quello di Heathrow hanno entrambi superato il traguardo storico di oltre 8 milioni di passeggeri serviti in un solo mese. Una crescita significativa, superiore alla media mensile, è stata registrata dai segmenti grandi (10-25 milioni di passeggeri), medi (1-10 milioni di passeggeri) e piccoli (meno di 1 milione di passeggeri), rispettivamente con un +6,1%, un +5,8% e un +6,2%, trainati dall’espansione delle compagnie aeree low cost e dalla forza della domanda leisure e per visite a parenti e amici, soprattutto durante il picco estivo di agosto. Ciò ha portato gli aeroporti
medi a una crescita a due cifre rispetto ai livelli pre-pandemia.
Nella categoria grandi, gli aeroporti hanno tutti registrato una crescita a due cifre. In particolare, la solida performance della Polonia ha portato gli aeroporti di Varsavia e Cracovia tra i primi 5. Tra gli aeroporti medi, Chisinau ha guidato il gruppo con un +46,6%.
Gli aeroporti in cima alla classifica dei piccoli scali hanno registrato tassi di crescita a tre cifre su base annua: Anversa (+769,4%), Bucarest (+118,6%) e Isola di Syros (+105,3%). Però, i piccoli aeroporti, nonostante un andamento positivo, sono rimasti gli unici a non aver recuperato i livelli pre-pandemia in termini di passeggeri (-20,1%).
(Per maggiori informazioni:https://www.aci-europe.org/)