Ben 16,79 milioni di arrivi e oltre 59 milioni di presenze, con una permanenza media per visitatore di circa 3,5 notti: le statistiche del Ministero del Turismo, elaborate su dati Istat, indicano che il turismo italiano, a giugno 2025, ha segnato un netto miglioramento sia sul 2024 che sul periodo pre-Covid.

“La combinazione di un’offerta variegata, prezzi competitivi e crescente soddisfazione dei visitatori posiziona il nostro Paese come un punto di riferimento per il turismo in Europa” rileva il MiTur.
Un segnale forte, che ribadisce ancora come il turismo estivo non sia più limitato al solo mese di agosto e che rafforza anche la progressiva tendenza alla destagionalizzazione. Alcuni giorni del mese di settembre, infatti, registrano un andamento superiore alla media nazionale del trimestre estivo.
Nello specifico, il fine settimana del 6 settembre e la settimana tra il 15 e il 21 segnano un tasso di saturazione, rispettivamente, pari al 44,65% e al 44,4% (rispetto al 43,5% della media di giugno, luglio e agosto). In particolare, il turismo internazionale ha evidenziato una dinamica molto positiva, con un aumento degli arrivi del +18,34% rispetto a giugno 2019 e del +13,43% rispetto a giugno 2024, e una crescita analoga nelle presenze straniere, del +18,89% sul 2019 e del +20,63% sul 2024.
L’inequivocabile attrattività dell’Italia come destinazione turistica di livello globale viene sublimata, inoltre, dal gradimento dei viaggiatori: il sentiment di 85,9/100 nel mese di giugno è in leggero aumento sullo scorso anno. Su tutti, i turisti britannici e tedeschi hanno espresso grande soddisfazione, sottolineando l’eccellenza della ristorazione e delle attrazioni turistiche italiane, a riconferma della qualità elevata dell’offerta e della capacità spiccatamente italiana di soddisfare pienamente le aspettative dei visitatori.
Anche il traffico aereo consolida il trend positivo, con oltre 22,1 milioni di passeggeri registrati a giugno, performando un incremento del +3,6% rispetto allo stesso mese del 2024. Un elemento di rilievo è la forte incidenza del traffico internazionale, che costituisce il 68% del totale dei passeggeri, ribadendo il ruolo centrale dell’Italia nel panorama turistico europeo e globale.
L’Italia inoltre si conferma leader anche nelle prenotazioni online. Ad agosto 2025, il tasso di saturazione delle piattaforme online travel agency ha raggiunto il 39,1%, e a settembre la tendenza continua, con il 38,3% degli alloggi prenotati. Questo andamento dimostra non solo una domanda elevata, ma anche la competitività delle tariffe medie italiane, che risultano più vantaggiose rispetto ai principali competitor del Mediterraneo, come Spagna (33,3%) e Grecia (31,7%).
Alcune regioni italiane si distinguono per le loro ottime performance, contribuendo a rendere l’Italia una destinazione sempre più ambita: nel mese di agosto, i tassi di saturazione più elevati sulle piattaforme online si registrano nelle Province Autonome di Bolzano (52,43%) e Trento (50,85%), territori che presentano anche le tariffe medie più alte. Altre regioni che superano la media nazionale sono la Valle d’Aosta (47,54%), l’Abruzzo (47,37%), la Sardegna (45,65%) e la Calabria (45,56%). Mentre, sul fronte tariffario, il Molise si distingue per i prezzi più contenuti (103,5 euro), pur con un livello di saturazione superiore alla media nazionale, e tariffe relativamente basse si osservano anche in Basilicata (129,0) e in Umbria (129,8). Da segnalare, poi, la prestazione di alcune Regioni a vocazione montana che, nel mese di settembre, portano avanti il trend positivo del comparto dell’alta quota. Emergono, in primis, Valle d’Aosta (48,05%), Provincia Autonoma di Trento (46,64%), Basilicata (46,59%) e Abruzzo (46,12%).
(Per maggiori informazioni: https://www.ministeroturismo.gov.it/; www.istat.it)