Il settore europeo dell’alto di gamma e del lusso rappresenta il 5% del Pil europeo secondo quanto rivelano i dati più recenti diffusi dall’Alleanza europea delle industrie culturali e creative di Alta Gamma (Eccia), di cui Altagamma è tra i soci fondatori.


Il nuovo rapporto, realizzato da Eccia in collaborazione con Bain & Company, indica però che l’alto di gamma europeo, che detiene il 70% del mercato globale, si trova a dover affrontare sfide importanti in un mondo sempre più incerto.
L’intensificarsi delle tensioni geopolitiche, l’aumento dei dazi e le politiche commerciali protezionistiche – in particolare tra Stati Uniti e Cina, che rappresentano il 35-45% dei ricavi globali del settore – introducono un’elevata instabilità.
Ammonta a 986 miliardi il giro d’affari generato dai brand europei di alta gamma, è dell’11,5% la quota dell’alto di gamma sul totale delle esportazioni europee.
Ammonta invece a 410 miliardi il contributo delle imprese europee dell’alto di gamma al valore aggiunto lordo della Ue. Si tratta di un’industria che conta 2 milioni di occupati diretti e indiretti ed è del 25% la quota generata dal settore di alta gamma sul valore totale del turismo europeo.
L’alto di gamma europeo è protagonista di un mercato globale che potrebbe raddoppiare il proprio valore entro il 2030 raggiungendo 2.500 miliardi di euro, come rileva lo studio Eccia presentato a Bruxelles. Il suo impatto è rilevante anche sul piano sociale: 2 milioni di posti di lavoro nel 2024; 160mila nuovi impieghi dal 2019; investimenti fino al 3% del fatturato in sostenibilità e fino al 5% in formazione. Inoltre, il 40% dei turisti di alta gamma sceglie l’Europa anche perché interessato ad acquistare le nostre creazioni manifatturiere.

(Per maggiori informazioni:https://www.eccia.eu/; https://www.bain.com/it/)