Dall’ultima edizione del FactBook 2025, l’osservatorio sul trasporto aereo, realizzato dal centro Iccsai Transport and Sustainable Mobility dell’Università di Bergamo, emerge che la crisi Covid è ormai alle spalle, l’Europa nel 2024 ha superato i livelli di traffico del 2019, un anno dopo l’Italia, ma ha ereditato una crescita a due velocità, con i grandi mercati come Germania, Francia e Olanda ancora al di sotto dei livelli toccati prima della pandemia.
La crescita del traffico aereo in Europa ha rallentato, nel primo trimestre del 2025, per il peggioramento del quadro economico e per i ritardi nelle consegne di nuovi aerei alle aviolinee. Nonostante le incertezze, l’Italia mette a segno tassi di crescita del traffico passeggeri migliori della media europea, pari al 5,7%, contro il 4,1%. Nel complesso, l’Italia si è posizionata al terzo posto nel 2024, con 217,9 milioni di passeggeri, davanti a Germania e Francia e dietro a Gran Bretagna e Spagna, con tassi di crescita dell’11,1%.
Roma Fiumicino per la prima volta supera l’aeroporto londinese di Gatwick, collocandosi al settimo posto nel ranking europeo, con 49,2 milioni di passeggeri e una crescita del 20,7%, il tasso più alto tra i principali hub europei. Malpensa si consolida al 20mo posto tra gli hub europei con 28,9 milioni di passeggeri (+10,9%), e al secondo come scalo nazionale, seguito da Bergamo Orio al Serio con 17,3 milioni di passeggeri. Tra gli aeroporti di medie dimensioni, spicca lo scalo pugliese di Bari, che dal Covid ha messo a segno la crescita più elevata, pari al 31,2%. Trend analogo per gli altri aeroporti pugliesi.
Il rapporto si chiede se questo non sia un sintomo della crisi del modello dei grandi hub come Londra, Parigi, Amsterdam e Francoforte, dal momento che la tendenza va verso una riduzione dell’incidenza del traffico in connessione, con gli aeroporti minori sempre più spesso in grado di offrire voli diretti anche di lungo raggio. E' l’effetto combinato dell’aumento della domanda, ma anche dell’evoluzione tecnologica degli aerei che riescono a coprire lunghe distanze con minori dimensioni e il livello di congestione dei grandi hub. Si affermano, inoltre, gli aeroporti del Medio Oriente e della Turchia, con Dubai e Istanbul che raggiungono livelli di connettività pari a Parigi e Francoforte.
In questa prospettiva, si inserisce il ruolo delle compagnie low cost, con Ryanair che si conferma principale vettore in Europa, con una crescita dei passeggeri di oltre l’8,5% a 197,1 milioni, nel 2024 – il 29% oltre i livelli pre Covid – un trend in calo a causa dei ritardi nella consegna degli aerei. Recupera Ita Airways, che mostra una crescita del 21,3% rispetto al 2023, ma ancora al di sotto dei livelli di Alitalia del 2019 per le più limitate dimensioni del network offerto.
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