Parola d’ordine immersione: nella natura, nello sport o in un hobby, nel benessere psicofisico, nell’esperienza a “effetto wow”, è quanto emergere da ViaggiOff, l’online magazine dedicato al lato più unconventional del turismo in cui si analizzano trend e novità.


Via dalla pazza folla, via dalla Fomo, la fear of missing out, ovvero la paura di “perdersi qualcosa, venir tagliati fuori”, non va più di moda. Adesso c’è voglia di disconnessione, di detox del corpo e della mente, anche a costo di mollare tutto e tutti e partire da soli. Ecco quindi che a farsi strada è la Jomo, tutto il contrario, o quasi: è la joy of missing out che si cerca, dunque il desiderio di “perdersi”, di isolarsi, di staccare la spina. E in questa tendenza i viaggi in solitaria aumentano di popolarità, inseguendo la libertà di viaggiare verso il benessere di mente e corpo, evitando l’overtourism (spesso anche quello alimentato dai social) e gli itinerari più scontati.
E se da una parte c’è chi partirebbe lasciando volentieri lo smartphone a casa, ecco invece l’altro trend, l’avanzata di chi non vede l’ora di visitare mostre e installazioni a misura perfetta di selfie, Instagram e TikTok.
Partire per concerti ed eventi: è l’ultima moda del gig tripping. Si viaggia mossi dal voler fare una determinata esperienza e le destinazioni si preparano, anche in modi nuovi: le Isole di Tahiti sono pronte a ospitare il loro primo “Yoga Festival”, mentre Formentera vuole accogliere non solo gli amanti di sol, playa y movida, ma anche gli sportivi con una carrellata di eventi active e adrenalinici. E in questo trend rientrano anche i grandi eventi.
In Italia, il 61% della popolazione viaggia volentieri per partecipare a un evento, mentre il 12% dichiara di spostarsi per appuntamenti sportivi e vacanze active, percentuale che sale al 15% per i Millennial e al 17% per la Generazione Z (fonte SiteMinder, Changing Traveller Report 2025). Anche il grande schermo ispira il viaggio, con il cineturismo: dalla Londra di Bridget Jones di cui da qualche mese è uscito il nuovo capitolo “Un amore di ragazzo”, ai set del Gladiatore II che per ricreare l’antica Roma portano dritti in realtà a Malta.
Cercare la disconnessione significa anche vivere la natura, appieno e in modi sfaccettati. A giovarne in maniera significativa sono le nostre montagne che, complici stagioni sciistiche a singhiozzo a causa del meteo degli ultimi anni, sempre più si reinventano e diventano palestre a cielo aperto, ma anche venue per esperienze sportive, culturali, a misura di famiglia. La montagna lifestyle offre comunque vette e mindfulness, boschi e meditazione, prati e yoga. Sull’Altopiano della Paganella, in Trentino Alto Adige, si può praticare il Forest Bathing nel Parco del Respiro. In Val di Sole yoga, in Val di Non si cammina all’alba tra gli abeti. L’austriaca Carinzia, dal canto suo, ha realizzato gli Slow Trail, adatti a ogni tipo di camminatore e caratterizzati dall’essere dislocati in punti particolarmente panoramici e ricchi di fascino.
D’altronde, l’ascesa della montagna – anche e soprattutto in primavera e in estate – si sposa alla perfezione con un altro trend, quello della coolcation. Si cerca il fresco, si parte verso alte vette o latitudini meno afose. Come in Danimarca, a sperimentare la famosa hygge, quella sensazione intraducibile di benessere e comfort di cui i danesi vanno molto fieri. Anche per cercare un altro bene diventato oggi sempre più prezioso quanto raro: il silenzio.
Si è cominciato con le silent disco, si è proseguito con i silent book party, e ora è il turno dei viaggi, con i paesaggi nordici ma anche la ben più mediterranea Catalogna, che invita alla scoperta dei suoi borghi silenziosi e di zone come il Priorat per un viaggio contemplativo tra le colline.
Il viaggio immersivo nella natura negli ultimi tempi ha un grande protagonista: il camper. La vacanza on the road guadagna sempre più consensi e si moltiplicano sia i consigli per aspiranti camperisti che le idee di itinerario e le opzioni per combinare il viaggio con la scoperta di un’Italia verde, come quella dei parchi nazionali. E per intercettare anche un pubblico più vasto e alla ricerca di soluzioni en plein air sì, ma non necessariamente spartane, la parola magica è glamping.
I camping si fanno sempre più comodi e accessoriati, come svela Campeggi.com, che premia i camping nostrani che si distinguono per qualità, servizi e attenzione alle esigenze di viaggiatori e camperisti. Quest’anno, a conquistare il titolo di regione regina del turismo all’aria aperta è la Toscana, che si aggiudica ben tre medaglie d’oro su 13.
Seguono, a pari merito con due premi, il Trentino Alto Adige e la Sicilia. Ma si va anche oltre l’Italia. Dormire sotto le stelle piace, per esempio, in una cupola trasparente nelle Forest Bubbles di Finn Lough, nella contea di Fermanagh in Irlanda, o in una delle Tree Tents (tende sospese tra gli alberi) di Arabba con vista sulle Dolomiti. Oppure – tornando in Italia – in una houseboat a Marina Azzurra, resort galleggiante che sorge sulle acque del fiume Tagliamento.

(Per maggiori informazioni: www.viaggioff.it; www.campeggi.com; https://www.siteminder.com/)