Quattro operatori turistici su cinque utilizzeranno l’Intelligenza artificiale entro la fine del 2025. E' il dato che emerge dal whitepaper «Scenari e Opportunità nell’era digitale: Innovazione e Turismo 2025», presentato da Repower (realtà di riferimento nel panorama energetico, da tempo impegnata nella promozione dell’innovazione digitale a supporto della sostenibilità e dell’efficienza nei servizi) nell’ambito di GatewAI, la Conferenza nazionale dell’intelligenza artificiale nel turismo, tenutasi il 4 aprile scorso, alla Fiera di Bergamo e organizzata da Guida Viaggi e Turismi.ai.

Anche il tasso di adozione dell’Ia da parte di tour operator, alberghi e ristoranti è aumentato del 23% ogni anno tra il 2020 e il 2023. L’inclusione dell’Ia nel mondo del turismo va facilitata e governata e il compito delle aziende innovative e della politica è quello di fare da ponte tra i tradizionalisti e le nuove tecnologie, ha esordito il Presidente di Turismi.ai, Edoardo Colombo, introducendo la conferenza. Dello stesso avviso la Presidente dell'Enit, Alessandra Priante, che ha ribadito come la rivoluzione dell’Ia vada governata e non rappresenta una minaccia per gli operatori del turismo, perché il nostro settore ha una componente umana insostituibile. I turisti non vogliono chatbot, robot e assistenti virtuali, vogliono persone, lo sottolineano anche i dati di Gartner presentati da Repower, che parlano di 400mila nuovi posti di lavoro nel settore turistico entro il 2035 proprio grazie all’Intelligenza artificiale. Il cambiamento riguarderà il modo in cui vendiamo i viaggi, come li programmiamo e ci interfacciamo con i clienti, porterà a reinventarci, perché ormai chiunque può usare ChatGPT per cercare voli, pianificare itinerari e scegliere hotel ha spiegato Antonio Barreca, Direttore generale di Federturismo Confindustria. Stiamo studiando l’implementazione dell’Ia per la traduzione simultanea delle lingue, al fine di ridurre le barriere linguistiche tra operatori e clienti e per permettere ai turisti di entrare a contatto con la cultura del luogo in cui vanno in vacanza, ha aggiunto Marina Lalli, Presidente di Federturismo Confindustria. Il contatto più autentico con le mete è tra le esigenze più sentite dai viaggiatori: lo scorso anno, per esempio, l’aumento del turismo verso i piccoli borghi lombardi è stato del 22%, più del doppio di quello diretto in grandi città (+10%). Al di là della traduzione in tempo reale, l’Ia è al vaglio anche per la gestione dinamica dei prezzi, con rimodulazione istantanea e continua sulla base dell’affluenza e degli eventi in programma, nonché per le previsioni del numero di viaggiatori previsti in ogni stagione nelle mete di maggior richiamo. In fase di studio l’App per l’automazione delle prenotazioni di voli e hotel, dei check-in e persino dei controlli aeroportuali. La grande sfida, però, è quella della formazione perché gli operatori che non addestreranno i loro dipendenti resteranno indietro rispetto alla concorrenza, ha concluso Lalli.

(Per maggiori informazioni: b.ongaro@federturismo.it)