Un contributo economico diretto da 11,746 miliardi, 27 milioni di partecipanti e una spesa media giornaliera di 281 euro.

Sono i numeri italiani del mondo Mice (meeting, eventi e congressi) che emergono dallo studio promosso da Enit in collaborazione con Federcongressi&eventi (l’associazione che riunisce le aziende che operano nel settore della Meeting industry in Italia) e realizzato dall’Alta scuola di economia e relazioni internazionali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore relativi all’anno 2023.
Al valore complessivo del settore si arriva sommando due componenti. La prima è la spesa pari a 8,93 miliardi di euro (3,750 miliardi per l’alloggio; 2,671 per i trasporti in Italia; 1,417 miliardi per la ristorazione al di fuori dell’hotel e della struttura dove è ospitato l’evento; 1,094 miliardi per acquisti e altre spese). A questo bisogna aggiungere la seconda voce, vale a dire la spesa per la realizzazione di meeting, congressi ed eventi che vale 2,813 miliardi con la voce più grande (pari al 55%) rappresentata da catering e ristorazione interna.
La spesa media giornaliera è più elevata nel Nord Ovest del Paese (256 euro). In quest’area geografica si concentra il 39,7% del totale della spesa per eventi e congressi, seguita da Centro (27,7%), Nord Est (23,6%) e Sud e Isole (9%). Una geografia che si riflette in modo proporzionale nella concentrazione delle sedi che ospitano gli eventi: il Nord racchiude il 53,2% delle sedi totali e ha ospitato il 59% degli eventi (+11,8%), il Centro possiede il 24,8% delle sedi e ha ospitato il 24,7% degli eventi complessivi (+13,4%), il Sud dispone del 13,8% delle sedi e ha ospitato il 10,2% degli eventi (+10%). Chiudono le Isole con l’8,2% delle sedi e il 6,1% degli eventi ospitati (+11,5%).
Il “sistema Mice” che ha visto primeggiare l’Italia nel turismo congressuale – primo mercato in Europa e secondo nel mondo alle spalle degli Stati Uniti nel 2024 – nella radiografia offerta dallo studio risulta composto da 5.644 sedi. A primeggiare sono gli alberghi con sale meeting (3.774, pari al 66,9%). Tra le città il primato va a Roma con 512 sedi (che concentra ben l’85,6% delle strutture dell’intero Lazio), seguita da Milano (374 sedi, il 40,7% della Lombardia) e Firenze (190 sedi, il 34% delle sedi della Toscana).
(Per maggiori informazioni:https://www.federcongressi.it/it/;https://www.enit.it/; https://www.unicatt.it/)