Secondo il rapporto Cities & Trends 2025 Europe di Bcd, la Germania si conferma il Paese più visitato dai viaggiatori d’affari europei.
La classifica intercontinentale è guidata dagli Stati Uniti. Il rapporto si basa sui dati di voli e noleggi auto dei clienti Bcd relativi al 2024, raccolti in diversi mercati europei.
Le classifiche europee sono rimaste pressoché invariate rispetto all’anno precedente, con l’unica eccezione di Stoccolma, che ha guadagnato una posizione, spostando Bruxelles al decimo posto. La crescita dei viaggi d’affari nell’Europa Occidentale nel 2024 è stata trainata principalmente dal settore immobiliare, seguito dal comparto artistico, dell’intrattenimento e del tempo libero.
Con otto città nella top 10, gli Stati Uniti dominano la classifica intercontinentale, con Dubai che mantiene saldamente il terzo posto.
L’Italia ha registrato il maggiore incremento nei viaggi d’affari incoming all’interno dell’Europa, grazie alla ripresa economica, in particolare nella seconda metà dell’anno, che ha visto rafforzarsi la fiducia e l’attività economica nel Paese. Inoltre, le compagnie aeree hanno ampliato le loro operazioni in Italia, aumentando il numero di voli e destinazioni servite.
Anche la classifica internazionale è rimasta sostanzialmente invariata, con gli Stati Uniti al primo posto. L’unica variazione riguarda Qatar e Singapore, che si sono scambiati di posizione. La Cina ha mostrato una forte ripresa nei viaggi, trainata da fattori chiave come l’allentamento delle restrizioni, la domanda repressa, la ripresa economica e le iniziative politiche a sostegno della mobilità.
Londra è il principale hub di arrivo e partenza per i voli europei, con otto coppie di città tra le prime 10 rotte europee. Per le rotte intercontinentali, Londra-New York City occupa il primo posto. Le città statunitensi dominano la classifica delle destinazioni intercontinentali più frequentate, con New York City in testa.
Per i voli europei, la maggior parte dei viaggiatori d’affari ha prenotato in classe economica (92%), mentre solo il 7% ha volato in business class. Nei voli intercontinentali, invece, la ripartizione è equilibrata: il 44% ha scelto la business class e il 44% la classe economica, con un utilizzo minimo della premium economy e della prima classe.
Nei voli intraeuropei, ci sono diverse ragioni per cui la maggior parte dei viaggiatori sceglie l’economy, oltre alle policy aziendali. La differenza di comfort tra business ed economy è spesso percepita come marginale sui voli a corto raggio e molti viaggiatori d’affari beneficiano già di servizi come lounge e imbarco prioritario anche volando in economy.
Per via delle distanze più brevi, della domanda elevata di viaggi point to point e dell’utilizzo di aeromobili più piccoli, la maggior parte dei voli europei è diretta (85%). Al contrario, solo il 52% dei voli intercontinentali dall’Europa è diretto, poiché le compagnie aeree raggruppano i passeggeri in hub come Amsterdam, Francoforte o Londra prima di operare voli a lungo raggio.
Il 21% delle prenotazioni aeree in Europa ha incluso il noleggio di un’auto per una media di quattro giorni. Le principali motivazioni sono: comodità, velocità, mancanza di alternative e prezzo.
(Per maggiori informazioni:https://www.bcdtravel.com/it/)