Da una ricerca di Censuswide, commissionata da CamperDays, sui travel predicts per i prossimi mesi emerge una dicotomia tra pianificazione e istinto, con un occhio sempre più attento alle esperienze autentiche in cui si inserisce il safari hopping, la tendenza di viaggio del 2025 che unisce esplorazione e libertà, offrendo una perfetta armonia tra organizzazione e avventura.
Gli italiani mostrano una netta preferenza per la prenotazione anticipata delle vacanze, tanto che quest’opzione ha ottenuto oltre il 52% delle preferenze del campione. Più nel dettaglio, il 32% organizza i propri viaggi con 2-3 mesi di anticipo, un 19% prenota ben 4-6 mesi prima della partenza (la coorte generazionale dei più giovani vince il premio di generazione “early bird”, con il 22% delle preferenze). Il 20% prenota un mese prima, mentre solo il 7% opta per i last minute, prenotando la settimana precedente al viaggio.
Le ferie estive sono quelle che più frequentemente vengono programmate in anticipo (59%), con un picco al 65% per i rispondenti tra i 45 e i 50 anni; in seconda posizione (18%) si posiziona chi prenota la maggior parte dei suoi viaggi in anticipo, che siano lunghi o brevi, a prescindere dal periodo dell’anno, ed in terza posizione vi sono i ponti in occasione di festività (10%), pianificati con particolare anticipo dalla Generazione Z (19%). Solo una piccola minoranza dichiara invece di organizzare con largo anticipo le vacanze invernali (4%), di Pasqua (3%) o di Capodanno (2%).
Secondo la ricerca, le ragioni principali che spingono gli italiani a prenotare con largo anticipo le proprie vacanze riguardano soprattutto il risparmio economico, complice anche l’inflazione e il caro vita. Nello specifico: il 35% lo fa per ottenere offerte migliori su voli e alloggi, mentre il 33% teme rincari sotto data. Un ulteriore 23% vuole beneficiare di sconti o promozioni sulle prenotazioni anticipate, mentre il 20% vede nella programmazione un’opportunità per avere più tempo per pianificare meglio le attività che svolgerà in vacanza. Altri motivi rilevanti includono la sicurezza di trovare disponibilità anche in destinazioni popolari e frequentate (17%) e la volontà di evitare lo stress dell’ultimo minuto (16%).
I risultati dello studio evidenziano poi una divisione quasi equa tra chi ama l’organizzazione nei minimi dettagli e chi preferisce la spontaneità. Più specificatamente, un 19% si definisce un ‘serendipity traveller’ a tutto tondo in quanto amante della libertà e della flessibilità, mentre un 15% si considera un ‘serendipity traveller’ per riuscire a scoprire gemme nascoste e vivere come le persone del posto. Un 16% segue un itinerario strutturato per non perdersi nulla della meta prescelta, mentre un 11% dichiara di pianificare per ridurre il proprio stress. Infine, la pianificazione meticolosa è apprezzata da chi ama vacanze basate su interessi specifici (8%) Nel mezzo si posizionano coloro (11%) che pianificano per la maggior parte dei giorni, ma si tengono un giorno all’insegna della spontaneità o chi pianifica l’essenziale, ma lascia poi spazio all’avventura (16%).
Interessanti in questo senso anche le differenze generazionali: la Generazione Z si dichiara in prevalenza un mix tra pianificatori e amanti delle avventure spontanee (19%), mentre tra i Millennial (23%) e la Generazione X (20%) la flessibilità è la priorità. I Baby Boomer, invece, si avvicinano ai più giovani, con il 18% che cerca un equilibrio tra programmazione e avventura.
Passata ‘l’aurora-mania’, anche per questioni di tempistica, è il safari che emerge come un’opzione particolarmente affascinante per i viaggiatori più giovani che sognano questa modalità di viaggio in quanto immersiva e fuori dagli schemi. Il 15% dei rispondenti Zoomer lo indica come esperienza di viaggio del cuore per quest’anno, mentre la percentuale scende al 12% per i Millennial e la Generazione X. Tra i Baby Boomer, solo il 6% considera il safari come la vacanza perfetta del 2025.
(Per maggiori informazioni: https://censuswide.com/; https://www.camperdays.it/)