Quattro turisti su cinque arrivano dall’estero. Sono gli stranieri a trainare la crescita esponenziale delle prenotazioni alberghiere in Italia, in base alla fotografia scattata dal report di SiteMinder, Hotel Booking Trends – Estate 2024: gli arrivi internazionali sono in aumento dell’11% rispetto al 2023, toccando l’80% di tutti i check-in previsti per la stagione estiva.
Per il Ministero del Turismo a maggio, il tasso di prenotazione online delle strutture ricettive in Italia è cresciuto del 34% rispetto ad aprile.
I numeri di Bcd del business travel, da gennaio a maggio 2024, parlano di crescita. A parità di transazioni i volumi crescono del 18% rispetto allo stesso periodo del 2019 e del 20% sul 2023. A parità di transazioni abbiamo volumi molto più alti, perchè il prezzo medio dei servizi che offriamo sul mercato è cresciuto.
I dati previsionali su luglio e agosto, registrati dal sondaggio dell’Associazione Ospitalità Religiosa Italiana tra i gestori, annunciano un +4,3% di presenze rispetto al 2023, mentre gli stranieri salgono del 2,6%.
Durante la conferenza Phocuswright Europe 2024 è emerso che in Italia i viaggiatori che già utilizzano l’Ai generativa per pianificare un viaggio sono il 9%, pari circa a un connazionale su dieci.
Secondo un sondaggio condotto da Booking il 48% dei tifosi ha puntato la bussola sulla Germania – sede della manifestazione – come meta di vacanza, rinunciando ad altri viaggi durante l’anno.
In base agli ultimi rilevamenti dello UN Council circa 285 milioni di turisti hanno viaggiato a livello internazionale nel primo trimestre del 2024, cioè il 20% in più rispetto all’analogo periodo dello scorso anno, ripristinando una spesa pari a 1,5 bilioni di dollari nel 2023.
Il rapporto annuale McKinsey & Company (“The state of tourism and hospitality 2024”), tra le molti analisi, in una alza il velo sulle mete urbane più affollate in una graduatoria basata sul numero di notti trascorse nel 2023 da visitatori domestici e stranieri per chilometro quadrato.
Il turismo di lusso è trainato soprattutto dalle nuove generazioni, disposte a pagare fino al 50% in più per una proposta di qualità, personalizzata e alla scoperta di nuove mete.
Il tax free shopping in soli quattro mesi dall’entrata in vigore della misura con la quale è stato apportato l’abbassamento del valore minimo di spesa che consente ai turisti extra Ue di richiedere il rimborso dell’Iva, ha visto aumentare le transazioni tra i 70 e i 155 euro del 42%.