Il 2020 per l’economia è stato il quarto anno peggiore da oltre 150 anni. Ma nel 2021 l’Italia è cresciuta del 6,6% riportando un tasso di incremento superiore alla media Ue del 5,3%. I dati elaborati da The European House – Ambrosetti presentati al Biz Travel Forum indicano nell’Italia una capacità di ripresa particolarmente rapida, che nel 2022 ha generato un tasso di crescita del Pil del 3,7%, superiore alla media europea e a Paesi come Francia o Germania.

Sul fronte turistico, rileva Ambrosetti, nel 2022 si sono avuti oltre 109 milioni di turisti e il flusso nei primi sette mesi del 2023 è cresciuto del 15,2% sul 2022.

A trainare i numeri le presenze estere: +47% negli ultimi anni nel periodo estivo e +44% guardando tutto l’anno. E il saldo della bilancia commerciale del turismo ha superato nel 2022 i valori del 2019: la spesa degli italiani all’estero nel 2022 è stata pari a 26 miliardi di euro (27,1 miliardi nel 2019), mentre quella degli stranieri in Italia è stata pari a 44,3 miliardi (come nel 2019). Il saldo 2022 è di 18,3 miliardi contro i 17,2 miliardi del 2019. Sommando la spesa degli italiani nel nostro Paese la spesa turistica totale nel 2022 è pari a 126,4 miliardi contro i 70,5 miliardi del 2021. E nei mesi estivi del 2023 la spesa degli stranieri è aumentata del 10% rispetto al 2022.

Ma lo studio Ambrosetti sottolinea come per il 2023 si stima una parziale frenata della crescita economica, che si confermerà nel 2024. A frenare gli entusiasmi il tasso di inflazione,

che pur diminuendo rimarrà elevato anche nel 2024.

 (Per maggiori informazioni: www.ambrosetti.eu)