Secondo il rapporto sul traffico aereo per il mese di settembre e il terzo trimestre del 2023 di Aci Europe il traffico passeggeri nei principali aeroporti europei è cresciuto rispetto ai livelli pre-pandemici del terzo trimestre 2019. Nonostante il persistente aumento delle tariffe aeree e le pressioni dovute all’aumento dell’inflazione, i mesi estivi hanno registrato una performance complessivamente molto robusta. 

Rispetto ai livelli pre-pandemia (3° trimestre 2019), il traffico passeggeri nel 3° trimestre si è attestato a -3,1%, segnando un miglioramento significativo rispetto alla prima metà dell’anno (-7,7%) e continui progressi verso il raggiungimento dei livelli di traffico del 2019.

Nel corso del terzo trimestre Londra-Heathrow, l’aeroporto più trafficato d’Europa per volume di passeggeri, ha superato le prestazioni di traffico del 2019 per la prima volta dall’inizio

della pandemia e quasi la metà degli aeroporti europei ha recuperato i volumi di traffico del 2019 (48%). Gli aeroporti europei (Ue, See, Svizzera e Regno Unito) si sono avvicinati ai livelli di traffico passeggeri del 2019, con un calo di appena il 4,2%. Si tratta di un risultato significativo, in quanto il mercato Ue+ sta ora recuperando terreno rispetto ad altre aree (Albania, Armenia, Bielorussia, Bosnia-Erzegovina, Georgia, Israele, Kazakistan, Kosovo, Macedonia del Nord, Moldavia, Montenegro, Russia, Serbia, Turchia, Ucraina e Uzbekistan), che in precedenza avevano superato la ripresa del traffico aereo (+2,9%).

Tra gli aeroporti dell’UE+, la migliore ripresa del traffico passeggeri rispetto ai livelli del 2019 è stata registrata negli aeroporti di Lussemburgo (+13,3%), Grecia (+12,9%), Portogallo (+11,0%), Malta (+6,5%) e Croazia (+6,4%).

All’estremo opposto, colpiti dalla guerra in Ucraina e dalla chiusura dello spazio aereo russo alle compagnie aeree dell’Ue, gli aeroporti della Finlandia (-32,8%) sono rimasti ben al di sotto dei livelli di traffico passeggeri pre-pandemia. Tra gli altri Paesi dell’Ue+ che hanno registrato un ritardo nella ripresa e sono rimasti oltre il 15% al di sotto dei livelli del terzo trimestre del 2019 figurano Slovenia (-26,1%), Svezia (-21,1%), Bulgaria (-19,6%), Germania (-18,3%), Lettonia (-16,8%) e Cechia (-15,6%).Tra i risultati più significativi della regione si segnalano gli aeroporti dell’Albania (+114,9%), sostenuti dall’espansione dei vettori a basso costo, gli aeroporti dell’Uzbekistan (+99,9%), dell’Armenia (+70,9%) e del Kazakistan (+46,3%), che hanno beneficiato di spostamenti di traffico in seguito alla guerra tra Russia e Ucraina.

Gli aeroporti di Israele (-0,1%) stavano per raggiungere il pieno recupero dei livelli pre-pandemia (3° trimestre 2019), performance ora compromessa dal conflitto scoppiato il mese scorso.

Il traffico passeggeri nei principali aeroporti europei è cresciuto del +14,7% nel terzo trimestre rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ma è ancora inferiore del -4,7% rispetto ai livelli pre-pandemici del terzo trimestre 2019.

Londra-Heathrow si è assicurato la prima posizione, con un aumento del traffico passeggeri del +22,9% su base annua. Ha superato i livelli del 2019 soprattutto grazie alla robusta performance di settembre (+4,4%). Istanbul si è piazzata al secondo posto, quasi a pari merito, con un distacco di appena lo 0,7% da Heathrow, diviso da meno di 200mila passeggeri. Il suo traffico passeggeri è aumentato del +10,8% rispetto al terzo trimestre del 2021 e si è attestato a +14,1% rispetto ai livelli pre-pandemia. Parigi-Cdg ha mantenuto un solido terzo posto, con un aumento del traffico del +9,5% su base annua e un -12,2% al di sotto del volume prepandemico. Amsterdam-Schiphol (+13,6% su base annua e -10,9% rispetto al terzo trimestre 2019) e Francoforte (+16,9% su base annua e -14,1%) si sono posizionati rispettivamente in quarta e quinta posizione. Anche l’andamento del traffico passeggeri di altri aeroporti di grandi dimensioni nel terzo trimestre ha rispecchiato una ripresa estiva che si basa in gran parte sulle rotte intraeuropee e transatlantiche, dominate dalla domanda leisure e molto guidate dall’espansione dei vettori a basso costo. Atene (+10,2%), Istanbul- Sabiha Gökçen (+8,2%), Lisbona (+5,6%), Parigi-Orly (+8,7%), Palma di Maiorca (+2,9%), Londra-Stansted

(+1,3%), Dublino (+1,0%) e Antalya (+0,9%) hanno superato i livelli del terzo trimestre 2019. Pur rimanendo ancora al di sotto dei volumi pre-pandemia (-5,2%), la ripresa di Roma-Fco ha accelerato, in quanto l’hub italiano ha registrato la più rapida crescita su base annua tra i primi 20 aeroporti, con un notevole +26,1%. A differenza dei grandi aeroporti, gli aeroporti regionali e minori (con meno di 10 milioni di passeggeri all’anno) hanno superato del 4% i volumi di traffico passeggeri del terzo trimestre 2019. Questo risultato riflette anche le dinamiche di ripresa guidate dal tempo libero e dai viaggi intraeuropei, nonché la significativa impennata della capacità dei vettori ultra low cost.

Tuttavia, si sono registrate sostanziali variazioni di performance tra gli aeroporti regionali. Quelli che servono destinazioni turistiche popolari e che si affidano a vettori low cost hanno registrato volumi di passeggeri superiori ai livelli pre-pandemia, con molti che hanno battuto record assoluti. Tra gli esempi più significativi figurano: Trapani (+378%), Perugia (+194%), Zara (+155,7%), Tirana (+114,9%), Kutaisi (+107,4%), Samarcanda (+99,9%), Memmingen (+89,6%), Parigi-Beauvais (+44,5%), Funchal (+42,3%), Oviedo (+38,9%), Brno (+35,6%) e Santorini (+30%).

Nel mese di settembre, il traffico passeggeri nella rete aeroportuale europea si è attestato a +12,1% rispetto ai livelli del 2022 e a -3,0% rispetto al 2019. Gli aeroporti del mercato Eu+ hanno continuato a migliorare, raggiungendo il -3,9% rispetto a settembre 2019. Gli aeroporti del resto d’Europa hanno registrato un +2,0% rispetto a settembre 2019.

Nel corso del terzo trimestre, gli aeroporti che accolgono più di 25 milioni di passeggeri all’anno (Gruppo 1), tra i 10 e i 25 milioni di passeggeri (Gruppo 2), tra i 5 e i 10 milioni (Gruppo 3), tra 1 e 5 milioni (Gruppo 4) e quelli tra i 100mila e il milione (Gruppo 5) hanno registrato una variazione media del -6,0%, del -8,0%, del +5,6%, del +3,4% e del +7,4%, rispetto ai livelli di traffico pre-pandemia. Gli aeroporti che hanno registrato i maggiori incrementi di traffico passeggeri nel 3° trimestre sono i seguenti:

Gruppo 1: Istanbul (+14,1%), Atene (+10,2%), Parigi Ory (+8,7%), Istanbul Saw (+8,2%), Lisbona (+5,6%

Gruppo 2: Napoli (+21,4%), Porto (+18,4%), Bergamo (+11,6%), Marsiglia (+10,4%), Malaga (+10,2%)

Gruppo 3: Sochi (+115,8%), Almaty (+51,8%), Astana (+39,8%), Belgrado (+24,6%), Valencia (+20,6%)

Gruppo 4: Tirana (+114,9%), Memmingen (+89,6%), Erevan (+70,9%), Beauvais (+44,5%), Funchal (+42,3%)

Gruppo 5: Trapani (+378,0%), Perugia (+194,0%), Zara (+155,7%), Kutaisi (+107,4%), Samarcanda (+99,9%)

(Per maggiori informazioni: www.aci-europe.org)