“Come anticipato il 30 ottobre la Manovra accoglie le mie proposte di riforma sul tema affitti brevi e nel contesto della cedolare secca l’introduzione del CIN – codice identificativo nazionale – ci permetterà di contrastare il sommerso e l’abusivismo e di rispondere, al tempo stesso, ad una chiara esigenza delle stesse piattaforme online di avere regole certe nazionali. Un passo avanti per normalizzare un settore che era più simile ad un Far West.


Il CIN – codice identificativo nazionale – si differenzia dal CIR – codice identificativo regionale – nella forma che diventa a carattere nazionale, ma anche nella sostanza impedendo la frammentazione e le regole disomogenee fra le varie regioni che rendeva difficoltosa l’interlocuzione con le stesse piattaforme online. Con il Cin il ministero avrà uno strumento a carattere nazionale per vigilare e per contrastare l’abusivismo e il sommerso e se la sua nascita genera polemiche e contrarietà da parte di alcuni vuol dire che stiamo lavorando nella direzione giusta, perché coloro che oggi non vogliono la nascita del CIN sono evidentemente a favore del sommerso e dell’abusivismo. Oppure, come spesso accade, non hanno letto e capito la manovra e commentano solo per partito preso, che è sport assai diffuso in Italia” Così il ministro del Turismo Daniela Santanchè.

(Per maggiori informazioni: www.ministeroturismo.gov.it)