Secondo le stime dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, nei camping e villaggi si registra un +9,8% rispetto allo scorso anno, quando c’era già stato un aumento, e alcuni sperimentano anche la nuova moda del glamping. Incidono sulla scelta la voglia di risparmiare, di riscoprire il contatto con la natura e vivere all’aria aperta.


Oltre il 52% opta per un soggiorno ridotto di 3-5 giorni, il camping risulta meno dispendioso in confronto alle sistemazioni alberghiere, anche se registra un aumento medio dei prezzi del +14% rispetto al 2022.
Nel dettaglio crescono il costo per l’ingresso dei cani, +26%, per trascorrere una notte in lodge tent, +29%, in bungalow, per l’attacco alla corrente elettrica, +17%, per l’ingresso di adulti, +19%, e bambini +13%.
Nel complesso, una famiglia composta da due adulti e due bambini spende in alta stagione 1.387,62 euro per trascorrere una settimana in campeggio in una località balneare, tra piazzola, ingressi, pasti e servizi. Chi, invece, preferisce soggiornare in bungalow spenderà 2.348,44 euro, il 69% in più rispetto alla soluzione in tenda.
Per coniugare originalità e comodità è possibile optare per il glamping: una tenda di lusso, o comunque una locazione comoda e green, in cui si dispone di tutta l’attrezzatura necessaria per il proprio soggiorno. In questo caso, in lodge tent, il costo ammonterà a 2.133,73 euro per una settimana.

(Per maggiori informazioni: www.federconsumatori.it)