Il settore dei viaggi si sta evolvendo, ma anche il modo in cui gli ospiti trovano e prenotano gli hotel online, secondo l'analisi di SiteMinder sull’andamento delle prenotazioni alberghiere e i comportamenti dei viaggiatori nel 2022 attraverso il report Hotel Booking Trends che analizza i dati di oltre 36mila hotel e più di 450 integrazioni partner connesse. L’indagine è basata sui dati provenienti da oltre 100 milioni di prenotazioni effettuate tramite SiteMinder. Secondo il report le prenotazioni presso le strutture ricettive nel nostro Paese stanno raggiungendo i livelli pre-pandemia. I numeri dichiarano un nuovo comportamento dei viaggiatori nei confronti delle prenotazioni alberghiere con una diminuzione dei tassi di cancellazione e un aumento dell’intervallo medio di prenotazione, anche in presenza di un incremento dei prezzi delle camere d’albergo nelle principali destinazioni di viaggio. Nel 2022 i viaggiatori hanno prenotato i loro soggiorni in Italia in media dieci giorni prima rispetto al 2021, mentre il tasso di cancellazioni si è attestato intorno al 20%, percentuale di poco superiore al 19% del 2019.  

I risultati chiave relativi ai soggiorni in Italia nel 2022 mostrano che l’intervallo medio di prenotazione presso gli hotel italiani è stato di 29 giorni rispetto ai 19 giorni del 2021, con un aumento del 56%. Il tempo trascorso tra la prenotazione e l’arrivo è stato più breve per i check-in di gennaio e più lungo per i soggiorni di settembre.

I tassi di cancellazione si sono attestati a poco più del 20% – al di sotto del massimo registrato nel 2020 pari al 41% – e leggermente superiori rispetto al 2019 quando registravano una percentuale appena inferiore al 20%.

Luglio è il mese in cui le strutture italiane hanno ricevuto il maggior numero di prenotazioni e si contrappone a gennaio che, invece, è il mese che ne ha ricevute di meno. La maggior parte delle prenotazioni è stata effettuata il 6 giugno. Il maggior numero di check-in è avvenuto il 13 agosto. Il 1° gennaio è stato il giorno che ha visto meno prenotazioni; mentre il 9 gennaio ha registrato il minor numero di check-in.

La tariffa giornaliera media è in continua crescita: il valore più alto del 2022 è stato raggiunto nel mese di settembre, attestandosi a 238 euro, un incremento del 156% rispetto alla tariffa minima registrata negli ultimi quattro anni (93 euro a novembre 2020).

L’indagine rivela i 12 canali di prenotazione che hanno generato più ricavi per gli hotel in Italia. Booking.com si conferma al primo posto come canale di prenotazione che ha generato più ricavi nel 2022 per gli hotel in Italia.  Nel 2022 il Gruppo Expedia è tornato in seconda posizione (nel 2021 si trovava al terzo posto). Il risultato sottolinea il cambiamento del flusso turistico in Italia: infatti, i viaggiatori internazionali hanno superato il numero di turisti locali per la prima volta dal 2019. A dicembre 2022, il 60% dei viaggiatori proveniva dall’estero, contro il 48% di dicembre 2021.

Consentendo agli albergatori italiani un fatturato quasi tre volte superiore rispetto al 2021, Airbnb scala la classifica conquistando il decimo posto, la posizione più alta mai raggiunta.

Guardando nel dettaglio, in Italia, i primi 12 canali di prenotazione alberghiera nel 2022, in base ai ricavi lordi totali realizzati  sono stati: Booking.com, Gruppo Expedia, Siti web degli hotel (prenotazioni dirette), Hotelbeds, Hostelworld Group, Agoda, Sistemi di distribuzione globale, WebBeds, HRS – Hotel Reservation Service, Airbnb, Lastminute.com, Smartbox Group.

Questi numeri arrivano a seguito della revoca delle restrizioni ai viaggiatori provenienti dalla Cina, il più grande mercato turistico a livello globale prima della pandemia. Nel 2019, infatti, i turisti cinesi hanno effettuato 155 milioni di viaggi in uscita per un valore di 255 miliardi di dollari. Secondo i dati più recenti di SiteMinder, a febbraio le prenotazioni outbound nette dei viaggiatori cinesi sono aumentate del 37% rispetto alla metà di dicembre 2022, innescando già da inizio anno un forte incremento delle prenotazioni in uscita. 

I nuovi dati confermano il sentiment dei viaggiatori a livello globale già riportato nel Changing Traveller Report 2022 di SiteMinder, secondo cui la maggior parte degli utenti intervistati ha dichiarato di non aspettarsi un impatto sui propri progetti di viaggio a causa dall’aumento dell’inflazione. Viaggiare è estremamente importante: l’87% dei turisti italiani dichiara di essere più felice durante l’attesa che precede il viaggio, mentre l’87% afferma di essere a proprio agio nello spendere denaro aggiuntivo per gli extra durante i soggiorni. Nella ‘nuova normalità’, l’80% dei viaggiatori ha sottolineato l’importanza di avere la flessibilità di modificare facilmente o cancellare liberamente la propria prenotazione.  

(Per maggiori informazioni: www.siteminder.com)