Oltre il 70% degli italiani è pronto a partire per una vacanza invernale entro marzo. Lo rivelano i risultati del terzo International Vacation Confidence Index di Allianz Partners, che ha coinvolto più di 9.000 persone in Austria, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Spagna, Svizzera e Regno Unito. In generale, resta forte in Europa la propensione a viaggiare: il 63% – circa i due terzi – degli intervistati prevede infatti di organizzare una vacanza di tre o più giorni, puntando sia su mete domestiche che estere.Nel nostro Paese il 73% degli italiani intende regalarsi una vacanza invernale: il 61%, resterà entro i confini, scegliendo, il 33% una città e il 25% la montagna. Più di uno su cinque però pensa ad un viaggio all’estero: la maggior parte, il 76%, rimanendo in Europa. Relax (48%), incontrare i parenti (32%) e immergersi nella natura (31%) sono i tre motivi che spingono gli europei a partire. Rilassarsi è anche la priorità del 51% degli italiani, che però prediligono la natura, 32%, rispetto al desiderio di ricongiungersi coi parenti, 29%.

Nonostante l’inflazione e la conseguente crescita del costo della vita, il viaggiatore medio prevede di spendere poco più di 1.500 euro. In molti Paesi è un budget paragonabile a quello dell’ultima estate, anche se ovviamente le vacanze invernali sono in genere molto più brevi. Nell’estate 2022, ad esempio, i britannici hanno preventivato 1.823 euro, i francesi 1.836 e gli italiani 1.607.

L’aumento dei prezzi sta comunque influenzando i piani di viaggio. La metà degli intervistati potrebbe essere costretta a cambiare destinazione, accorciare il viaggio o addirittura cancellarlo, dato che sale al 75% in Italia. In ogni caso è proprio la mancanza di soldi che impedisce al 53% di organizzare una vacanza invernale, percentuale che arriva al 60% nel nostro Paese. Il 42% degli europei resterà a casa, mentre il 47% degli italiani ritiene che viaggiare sia diventato troppo costoso.

Il 33% degli europei – il 31% degli italiani – diffida sul fatto che si possa trovare un mezzo di trasporto alternativo se i piani iniziali dovessero essere cancellati. Il 29%, 25% degli italiani, non crede di poter trovare un altro alloggio.

Il post pandemia, invece, sembra aver lasciato pochi strascichi. Quest’inverno appena il 2% in tutta Europa, l’1% in Italia, ha citato problemi di salute come motivo per non viaggiare. Il 39% degli intervistati è piuttosto preoccupato per la situazione sanitaria, con un calo di 6 punti rispetto all’estate scorsa.

Gli italiani, 44%, restano più cauti, ma con un calo maggiore, 9%, rispetto all’ultima rilevazione.

In aumento le persone che acquistano un’assicurazione viaggio per cautelarsi da inconvenienti. Tra loro, il 51% prevede di coprire eventuali imprevisti durante il viaggio, il 46% di recuperare il rimborso in caso di annullamento, il 38% per le spese mediche.

(Per maggiori informazioni: www.allianz-partners.com)