Un’analisi di Truenumbers evidenzia come durante la prima metà del 2023 il 35% delle imprese del settore dei servizi turistici rischi di cessare l’attività a causa della crisi. Si ricorda, inoltre, che nel 2019 in Italia il settore del turismo organizzato contava 13mila aziende e 86mila addetti per un fatturato di 13 miliardi di euro crollati dell’80% a causa del blocco del turismo e della crisi economica. Tuttavia tra i tour operator italiani ci sono realtà solide che stanno reagendo alle avversità.


Al primo posto si riconferma il Gruppo Alpitour con oltre 75 anni di esperienza, 4mila dipendenti e sette marchi dedicati al tour operating, che ha chiuso il 2021 con un fatturato di 500 milioni di euro e una stima di 1,6 miliardi di euro per il 2022. Segue Quality Group, leader per i viaggi di gruppo, con 160 milioni di fatturato nel 2021, e il Gruppo Nicolaus, terzo tour operator italiano per fatturato con 65 milioni di euro nel 2021. Nicolaus ha circa 250 dipendenti e conta su una rete di 17 villaggi in Italia e nel Mediterraneo e oltre 300 strutture alberghiere. Veratour con 60 milioni di fatturato nel 2021 è un altro dei principali tour operator italiani ed è considerato leader per l’offerta nel settore villaggi turistici. In questa fascia di fatturato ci sono poi Ota Viaggi e Aeroviaggi/Mangia’s. “Secondo le rilevazioni di Astoi – spiega ancora Truenumbers – chi si rivolge a un tour operator ha principalmente un’età compresa tra i 35 e i 60 anni. Tra le mete a lungo raggio cresce la richiesta soprattutto per Maldive, Stati Uniti (in particolare New York e Miami) e Thailandia. Si registra, invece, un calo di preferenze per Australia, America Latina, Cuba e Messico”.

(Per maggiori informazioni: www.truenumbers.it)