La Commissione europea propone nuove regole sui dati personali forniti in anticipo dai passeggeri dei voli aerei (dati Api), per una miglior gestione dei controlli alle frontiere e maggior sicurezza all’interno dell’Ue, migliorando la lotta a reati gravi e terrorismo. . Le nuove regole saranno applicate su tutti i voli, anche privati e charter, e vedranno una raccolta uniforme dei dati, con obblighi in particolare in entrata nell’area Schengen, anche di contrasto all’immigrazione irregolare e, su alcuni voli interni, per il contrasto alla criminalità. Tra le nuove regole si punta tra l’altro a istituire un router centrale, che fungerà da punto unico di ricezione e successiva distribuzione dei dati, sostituendo l’attuale sistema costituito da più connessioni tra vettori aerei e autorità nazionali. Si punta a migliorare l’uso dei dati Api nei controlli dei passeggeri prima del loro arrivo alle frontiere esterne, e a rafforzare la lotta alla criminalità e al terrorismo, chiudendo una lacuna importante nelle norme Ue sulla protezione e trasmissione dei dati.   Parlamento europeo e Consiglio dovranno esaminare ora la proposta della Commissione e una volta adottata, le regole sui dati Api saranno direttamente applicabili nell’Ue. Queste proposte completano altri sistemi e iniziative dell’Ue nella gestione e sicurezza delle frontiere, in fase di implementazione nel corso del 2023 (come il sistema ‘Entry Exit’ e ‘European Travel Information Authorisation’).

Le nuove regole sulla raccolta e trasferimento dei dati Api dovranno essere applicate per intero a partire dal 2028: una volta sviluppato il router, atteso entro il 2026, le autorità pubbliche e i vettori aerei avranno due anni per adattarsi ai nuovi requisiti e testare il router stesso, prima che diventi obbligatorio.

(Per maggiori informazioni: https://commission.europa.eu/index_it)