La Commissione europea, il 7 novembre scorso, ha adottato una proposta di regolamento in materia di affitti brevi con l'obiettivo di favorire la raccolta e la circolazione dei dati dagli host e dalle piattaforme digitali, per consentire uno sviluppo più consapevole delle politiche locali, incrementare la trasparenza e uniformare le regole.   Con il Regolamento si introdurrebbe, infatti, un meccanismo di armonizzazione della registrazione per gli ospiti degli affitti a breve termine, attraverso  un insieme di informazioni sugli host e sulle loro proprietà. Una volta effettuata la registrazione, gli host dovrebbero ricevere un numero di registrazione univoco,le piattaforme online dovrebbero rendere più facile per gli host visualizzare i numeri di registrazione sulle loro piattaforme ed effettuare controlli e nel caso le autorità pubbliche potranno chiedere alle piattaforme di rimuovere gli host non in regola.

Una volta al mese, le piattaforme digitali dovranno trasmettere alle autorità pubbliche i dati sul numero di notti affittate e sui clienti. Le autorità pubbliche potranno ricevere questi dati attraverso "punti di ingresso digitali unici" nazionali.

I dati generati in questo modo potranno contribuire alle statistiche sul turismo prodotte da Eurostat.

Gli Stati membri ne monitoreranno l'attuazione e metteranno in atto le sanzioni applicabili in caso di mancato rispetto degli obblighi previsti dal regolamento.

La proposta della Commissione sarà esaminata per poi essere adottata dal Parlamento europeo e dal Consiglio. Dopo la sua adozione ed entrata in vigore, gli Stati membri avranno due anni per adeguarsi da un punto di vista di infrastrutture tecnologiche necessarie per lo scambio di dati.

(Per maggiori informazioni: https://ec.europa.eu/info/index_it)