Secondo Horwarth Htl, nel 2021 il tasso di penetrazione delle catene alberghiere è aumentato al 5,4%. Nel nostro Paese attualmente sono 30mila le strutture alberghiere non brandizzate, a cui se ne aggiungono 188mila extra alberghiere per un totale di 3 milioni di camere. Il settore del travel in Italia crescerà ad un tasso medio annuo del 2,5% nei prossimi 10 anni ed avrà un valore di oltre 226 mld di euro entro il 2032. E il segmento del lusso, che si stima si espanderà entro il 2025 a 450 mln di clienti rispetto ai 390 mln del 2019, è quello che continua ad attrarre i maggiori investimenti nel nostro Paese.

Dalla fotografia che ha tracciato CBRE,  nel primo semestre 2022 i volumi di investimento nel settore alberghiero italiano si sono attestati su 730 mln di euro; Roma e Milano trainano, ad esempio  il mercato romano, punta al riposizionamento di strutture esistenti e alla conversione di immobili ad uso ufficio nel centro storico della città, soprattutto nel segmento extra-lusso, a Milano invece i flussi si stanno dirigendo verso il segmento upper-upscale con operazioni di rebranding di hotel esistenti o acquisto di alberghi a reddito da parte di investitori core.

Tutte queste operazioni non sono solo la testimonianza del grande interesse da parte dei big della ricettività mondiale nei confronti dei nostri territori, ma evidenziano anche un allontanamento dall’ unbranded da parte delle strutture italiane, che sembrano procedere invece verso bandiere globali. 

(Per maggiori informazioni: www.cbre.it https://horwathhtl.it/)