L’Italia sta puntando sullo sviluppo di un nuovo segmento del mercato turistico tanto che il PNRR ha inserito, all’interno dell’investimento per l’ “Attrattività dei Borghi”,  il progetto “Il turismo delle radici – una strategia integrata per la ripresa del settore del turismo nell’Italia post covid-19” affidandone la gestione  al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI). Il Dipartimento Sviluppo Economico - Sezione Promozione del Commercio, Artigianato e Internazionalizzazione delle imprese-Pugliesi nel Mondo e l’Agenzia regionale PugliaPromozione, insieme a diversi attori del sistema hanno offerto, il 21 ottobre  scorso, nel corso del convegno sul "Turismo delle radici. Strategie nazionali e PNRR, storie e buone pratiche di sviluppo in Puglia" vari punti di vista del fenomeno e di come si sta sviluppando in Puglia. La Presidente di Federturismo Confindustria, Marina Lalli nel suo intervento ha sottolineato come il mercato del turismo delle origini conti 60-80 milioni di turisti potenziali, una nicchia cospicua e a elevato potenziale di crescita che merita di essere seriamente presa in considerazione.

Così come altre terre soggette a fenomeni di emigrazione negli ultimi decenni anche la Puglia ha iniziato a divenire una meta per il turismo delle radici il cui incremento può rappresentare per la regione un importante fattore di sviluppo contribuendo a destagionalizzare i flussi legati principalmente all'offerta balneare.

(Per maggiori informazioni: b.ongaro@federturismo.it)