La ricerca, condotta per Assaeroporti dall’Istituto Demopolis, ha analizzato la percezione del trasporto aereo e del sistema aeroportuale da parte dell’opinione pubblica italiana (con lo studio di un campione demoscopico di 4.800 intervistati) e di tre target strategici: fruitori del trasporto aereo, rappresentanti politici e istituzionali, imprenditori e dirigenti d’azienda.

Promossi a pieni voti e in larghissima maggioranza, dai fruitori abituali del trasporto aereo, gli aeroporti italiani. E, a conferma di una caratteristica cardine del sistema, l’87% degli intervistati considera l’aereo come il più sicuro fra i mezzi di trasporto.

Per gli italiani, inoltre, la ripresa del Paese passa oggi anche dagli aeroporti: per il 90%, dopo i 2 anni di emergenza Covid, il sistema aeroportuale è essenziale per la crescita dell’economia, del turismo e dell’occupazione.

In generale, il profilo del sistema aeroportuale italiano si tratteggia con i caratteri solidi di un asset strategico, motore fondamentale per la ripresa del Paese. Irrinunciabile, secondo gli italiani, per gli spostamenti sulla media-lunga distanza: 6 intervistati su 10, infatti, tra le variabili che prendono in considerazione nella scelta del mezzo di trasporto, segnalano la rilevanza del “tempo di percorrenza”. Al contrario, l’impatto ambientale riveste un ruolo cadetto: appena il 7% degli intervistati lo valuta nella scelta di un mezzo di trasporto.

Invece l’82% del campione intervistato non sa o ne sottostima molto il valore di quanti occupati si generano per ogni milione di passeggeri che transitano in aeroporto e lo scenario cambia di poco (78%) se si considerano i fruitori abituali del trasporto aereo secondo ENAV/ENAC. Nella realtà invece, secondo i dati Atag/Oxford Economics, per ogni milione di unità di traffico trasportate si generano almeno tra i 500 e i 750 nuovi occupati. Allo stesso tempo, le stime di Assaeroporti (pre Covid) segnalano come il settore aereo incida per il 3,4% sul pil nazionale includendo 200mila lavoratori diretti e 750 mila indiretti.

Il trasporto aereo è visto come non sufficientemente green da 9 italiani su 10. Invece secondo la classifica dell’European Environment Agency, il vero nemico dell’ambiente è il trasporto su gomma, responsabile del 71,8% delle emissioni complessive prodotte dai trasporti. L’aereo contribuisce al cambiamento climatico solo per il 13,2%, meno della nave, che incide per il 14,1%.

Nonostante una generale percezione distorta, però, gli italiani ritengono che non si possa fare a meno di volare. Solo per il 13%, infatti, è necessario ridimensionare i voli, in quanto troppo inquinanti.

(Per maggiori informazioni: www.demopolis.it)