Il desiderio di viaggi all’estero in Europa da parte di diversi mercati è ancora al di sotto dei livelli pre-pandemia secondo l’ultimo Long-haul travel barometer (Lhtb) 2/2022 di European Travel Commission (Etc) e di Eurail BV, che fornisce approfondimenti sul sentiment dei viaggiatori per l’estate 2022 (maggio-agosto).
Il barometro esamina ogni quattro mesi le intenzioni di viaggio in sei mercati esteri che sono: Brasile, Canada, Cina, Giappone, Russia e Stati Uniti. A misurare l’intenzione di viaggio è l’indice che riflette il sentiment dominante espresso da un mercato, positivo o negativo. Valori superiori a 100 punti indicano un’evoluzione positiva, mentre valori inferiori a 100 indicano atteggiamenti negativi nei confronti dei viaggi in un determinato periodo.


Sebbene il conflitto russo-ucraino abbia creato nuove sfide per il settore dei viaggi europeo, sembra aver avuto un impatto limitato sul sentiment nella maggior parte dei mercati di origine a lungo raggio ad eccezione di Cina e Russia. Secondo  il 76% degli intervistati  il conflitto non ha influito sulle loro intenzioni di viaggio. I risultati segnalano come le preoccupazioni relative al Covid-19, i costi di viaggio e la mancanza di comodi collegamenti siano i principali deterrenti per i viaggi lungo raggio di quest’estate.
Mentre, a causa del conflitto in corso in Ucraina e delle conseguenti sanzioni imposte alla Russia, il desiderio dei viaggiatori russi di visitare l’Europa ha raggiunto il livello più basso mai registrato (78%). E’ significativamente inferiore al sentiment espresso durante la prima ondata di Covid-19 (87% a maggio-agosto 2020). Oltre la metà dei russi intervistati (60%) non prevede di viaggiare, a breve termine, al di fuori della Comunità degli Stati Indipendenti (Csi). Tra i pochi russi (20%) che hanno in programma un viaggio, ma non in Europa, il 9% ha dichiarato che la situazione attuale ha influito negativamente sul loro interesse a visitare l’Europa nei prossimi mesi, mentre il 7% la considera ancora una destinazione attraente e vorrebbe visitarla in futuro.
Il conflitto in corso ha dissuaso anche  i viaggiatori cinesi (19%) dal visitare l’Europa anche se  la guerra non è la loro preoccupazione principale. Sono i recenti focolai di Omicron e il rigoroso approccio zero-Covid ad ostacolare i viaggi in uscita (30%). Tuttavia, il sentiment di viaggio per visitare l’Europa è leggermente aumentato (+6%) rispetto alla scorsa estate. Numeri che potrebbero migliorare verso la fine dell’anno, quando si spera che la Cina possa rimuovere le restrizioni sui viaggi internazionali. L’attrattiva delle città europee si è rafforzata rispetto ai dati del 2021, con una crescita dell’interesse ad esplorare più destinazioni europee (ad esempio, costiere, metropolitane, rurali, ecc.).
L’indice del sentiment di viaggio negli Stati Uniti è rimasto stabile rispetto alla scorsa estate (109%), anche se in Europa è leggermente peggiorato (93%). Secondo i risultati dell’indagine, questa tendenza è principalmente legata alle preoccupazioni relative all’impatto dell’inflazione sulle finanze e all’aumento dei costi di viaggio.
Giugno e agosto sono probabilmente i mesi più popolari per gli americani che pianificano vacanze europee. Tuttavia, oltre la metà degli americani che ha dichiarato l’intenzione di recarsi in Europa durante la stagione estiva non ha ancora prenotato i biglietti aerei.
Anche i canadesi si dimostrano riluttanti: solo il 30% di loro ha prenotato i biglietti aerei per quest’estate.
Gli intervistati brasiliani sono più ottimisti nei confronti dei viaggi a lungo raggio in Europa (101%),con 1 brasiliano su 2 che si prepara a visitare l’Europa nei prossimi quattro mesi. Di questi, il 45% ha già prenotato i biglietti aerei, con una preferenza per  luglio e agosto. I brasiliani preferiscono le destinazioni costiere, così come le gite in montagna e gli abbonamenti ferroviari sono il loro servizio di trasporto preferito per visitare il continente.
Persiste la bassa domanda dal Giappone. Nonostante un aumento marginale del sentiment di viaggio, l‘entusiasmo giapponese per i viaggi a lungo raggio rimane basso (79%), quello di visitare l’Europa è leggermente più alto (93%), ma solo il 14% degli intervistati ha in programma di fare un viaggio nell’estate 2022. In particolare, il 41% degli intervistati ha addotto come motivazione principale per non aver visitato l’Europa, gli scarsi collegamenti tra i due Paesi. Il che era prevedibile a seguito della cancellazione recente di molti voli tra le due destinazioni, a causa delle preoccupazioni legate all’utilizzo dello spazio aereo russo sulla scia della guerra russo-ucraina. Per chi sceglie l’Europa: Italia, Francia, Germania e Regno Unito continuano ad essere le destinazioni più attraenti.

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