Bain & Company preannuncia un’estate positiva sul fronte del trasporto aereo, in particolare le compagnie low cost torneranno ad avere una capacità di posti ai livelli pre-pandemia. Al momento, è più difficile fare previsioni per l’inverno, a fronte della tendenza alla prenotazione sottodata. Il settore potrà tornare ai livelli pre-Covid non prima del 2025 e il primo a farlo sarà il Nord America, seguiranno Europa ed Asia. I tassi di crescita saranno superiori per i voli domestici rispetto a quelli long haul.
Dal canto suo, la società di consulenza ha abbassato le previsioni del fatturato globale per il 2022, che è stimato tra 475 e 501 mld di dollari. Nel 2019 era di 666 mld di dollari.


Guardando ai risultati finanziari del primo trimestre rivelano una riduzione delle perdite rispetto allo scorso anno. Però si dovrà fare i conti con fattori quali inflazione, apprezzamento del dollaro sull’euro, aumento del costo del carburante, con conseguenze sul costo dei biglietti aerei, con rincari tra il 10 e il 20%.
In tale scenario è chiaro che a trovarsi in una posizione più favorevole sono quelle compagnie che hanno fatto contratti di hedging per coprire la volatilità del prezzo del carburante che ora possono contenere i rincari dei biglietti aerei.
(Per maggiori informazioni:www.bain.com)